Attraverso la figura del piccolo Martino (Gabriele Caprio), che si ritrova ad iniziare la prima media in una nuova scuola con compagni di classe molto diversi da lui, il regista Max Nardari pone l'accento sulle problematiche dell'accettazione e dell'omologazione e sulle diverse realtà familiari. Viene completamente ribaltato il concetto di diversità, qui il diverso è l'unico ad avere i genitori ancora insieme, a far parte di una famiglia unita che vive la quotidianità e le vacanze in modo semplice. Tutti gli altri sono figli di separati, pieni di soldi e di regali, fanno viaggi fantastici. Martino vuole omologarsi alla maggioranza e scatena una serie di eventi che finiranno per cambiare la vita delle persone intorno a lui. Tutti i personaggi del film infatti finiranno per mettersi in discussione e intraprenderanno percorsi di cambiamento. La mia Famiglia a Soqquadro esplora tematiche profonde con leggerezza, come spiega il regista 'il mio obiettivo è proprio quello di toccare temi importanti, utilizzando il linguaggio fresco ed immediato della commedia, per arrivare più facilmente a tutti'.
Abbiamo chiesto a Roberto Carruba (nel film ha il ruolo di Roberto, collega del padre di Martino, Carlo, interpretato da Marco Cocci) i tre aggettivi per descrivere il film.
- Intelligente
- Commovente
- Spiritoso