Il leitmotiv della sedicesima edizione del festival: 'i Banditi delle Parole', nella serata del 13 luglio vedrà lo scrittore e giornalista Jan Brokken, noto per la capacità di raccontare i grandi protagonisti del mondo letterario e musicale e per il suo libro Anime Baltiche, e gli scrittori Melania Mazzucco, Hanif Kureishi e Viet Thanh Nguyen produrre inediti che verteranno sul tema 'Incroci e Destini', un sentiero comune dei tre scrittori, che nei loro romanzi raccontano spesso di persone che non hanno un ritorno, ritrovando la voce come espressione, la lingua come tramite per il raggiungimento di un'identità, superando le incomprensioni tra cittadini ed un insieme di dinamiche avverse, alla ricerca di una totale conciliazione. Melania Mazzucco (Roma 1966), nel suo inedito, renderà omaggio a Giovanni Pascoli (tra i suoi autori preferiti, anzi forse il suo autore preferito) che con la sua poesia ci fa scoprire le piccole cose, impronte del mondo più grande e del futuro che ci attende. La poesia come tramite per il superamento delle diversità, delle marginalità, dell'isolamento. Hanif Kureishi (Londra 1954) sempre ironico, bizzarro e conciliante, racconterà di due coppie di anziani, che ritrovandosi la sera, con il passatempo dell'inventarsi delle storie, si scambiano aneddoti legati alla loro vita di emigrati, abitanti delle periferie suburbane.
Viet Thanh Nguyen (Buôn Ma Thuot 1971), riservatissimo, studioso e sostenitore delle teoria secondo la quale è il 'sistema globale' che genera i rifugiati, profugo lui stesso, all'età di 4 anni verrà accolto con la sua famiglia in uno dei campi allestiti negli Stati Uniti per accogliere le persone in fuga dal Vietnam. Nell'inedito per la serata, onorando il suo scrittore di riferimento, António Lobo Antunes, illustrerà quanto per un profugo, un rifugiato sia fondamentale riprendere in mano il controllo del proprio destino.
Per saperne di più sulla serata
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