Ho 52 anni e forse per il solo fatto di non aver avuto figli, non sono stata in grado di portare a maturazione il rapporto che ho con mia madre: la amo dello stesso amore di quando avevo tra lo zero e i quarantotto mesi, la venero. Ultimamente ha avuto un problema, è caduta e si è fratturata la testa dell’omero, spalla destra (spero sia questa la dicitura esatta, ma non ci giurerei…). Domani la opereranno e solo verso le 17,00 ci hanno comunicato che in via precauzionale, l’ospedale ha necessità di ricevere almeno due sacche di sangue, donate presso la struttura, tra le 8,00 e le 11,00 di domani mattina. Il mezzo più semplice, almeno per me, per dare maggiore visibilità a questa mia/nostra necessità, è, a tutt’oggi, Facebook. Così ho pubblicato, sia sulla mia bacheca, ma anche utilizzando un paio di pagine che “frequento”, il mio appello. Ora sono le 23,27 sono stata inondata di messaggi contenenti bellissime parole, che domani riporterò a mia madre; perché anche i pensieri, i bei pensieri, le gentilezze e la disponibilità, fanno bene e aiutano a superare i momenti tristi. Le parole però non bastano, sono certa che tantissime delle persone che mi hanno contattata, doneranno il loro sangue, l’operazione della mia mamma andrà bene, e tutto si risolverà per il meglio; ma la costante carenza di sangue, lamentata dalle nostra strutture ospedaliere, resterà ancora da colmare.
SOLO TRE PAROLE
- Gratitudine
- Donare
- Impegno