Campionati del mondo scherma paralimpica Roma 2017 - Fioretto femminile - gara a squadre - 11 novembre, sala dell'Hilton Rome Airport Hotel, sono qui per assistere, per la prima volta dal vivo, ad una gara di Bebe… E’ mia nipote, l’ho vista nascere, l’avrei sostenuta anche se avesse partecipato ad una gara di matematica o di rimpiattino, perché Beatrice Vio, che tutti conoscono, sarebbe comunque stata una ragazza meravigliosa, piena di quell’energia indispensabile ad affrontare la vita. Ora non è solo questo. Ora è un esempio al quale rifarsi, da emulare. E’ una forza della natura e la sua carica è prorompente. Ha già vinto l’oro anche a questi campionati del mondo, nella sezione individuale; ma lei ci tiene tantissimo a vincere anche con la squadra! Sono emozionata, molto. Ma non conosco bene le regole. Accanto a me Claudia e Alessandro, sanno le regole. Sono entusiasti, sono bellissimi, sono tifosi. E poi c’è una buona parte degli amici di Bagnaia (Isola d’Elba) che sono venuti apposta per incitare, gridare e fare il tifo per l’Italia, perché è assolutamente vero che l’Italia dello sport non è solo il 'calcio'... e mi rendo conto che assistere ad una rappresentazione sportiva, da semplice zia spettatrice, sarebbe stato meno divertente, meno coinvolgente, perché ammettiamolo: lo sport senza il tifo è come la birra senza le patatine! Quindi, già pochi minuti dopo l’inizio della semifinale, mi trasformo in appassionata sostenitrice, unendomi a tutta la sala incitante! Infatti è la prima volta che i mondiali di scherma paralimpica si svolgono in Italia, quindi il tifo degli spettatori è tutto italiano! Inizia la semifinale, la squadra composta da Loredana Trigilia (capitano), Andreea Mogos e Bebe deve scontrarsi con la rappresentativa di Hong Kong; all’inizio soffriamo, subiamo stoccate e noi ci sgoliamo per spingere le nostre beniamine che rimontano nel finale, battendo le cinesi 45 a 39. Nella mezzora che ci separa dalla finale con le temutissime russe, e per la modica cifra di 39 euro (hai capito il bar dell’Hilton?!!) riusciamo a stemperare la tensione con una birra-due spritz-una cocacola e tantissime risate! Ed eccoci alla finale, Bebe ritrova la Viktoria Boykova che ha già battuto nella finale del fioretto individuale. Siamo avanti 5-4. Nel secondo assalto proprio Beatrice infila 5 stoccate consecutive e prendiamo il largo (così mi suggeriscono!) e grazie alle nostre speciali e fantastiche ragazze, non lo lasciamo più! Battiamo la Russia proprio con l’ultimo assalto di Bebe con un punteggio di 45-23 ed io mi rendo conto di cosa voglia dire quella frase che spesso ho sentito ripetere dai miei figli o dai miei amici tifosi: non sentirsi solo mai, circondata come sono da persone che mi abbracciano esultando, appassionate di gioia. Viva l’ITALIA e viva Bebe Vio!!!
SOLO TRE PAROLE
- Tifo
- Famiglia
- Italia