Vi segnaliamo l’uscita in home video di 'A Ciambra' di Jonas Carpignano, già vincitore del premio Europa Cinemas Label come miglior film europeo alla Quinzaine des Réalizateurs a Cannes, il film ha ricevuto apprezzamenti da critica e pubblico ed è stato scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2018. Nel dvd troverete 114 minuti di contenuti extra: A Ciambra il corto, Scene tagliate, A Ciambra l’altra faccia della storia, Dalla Ciambra a Cannes. 'A Ciambra' di Jonas Carpignano, interpretato da Pio Amato, Koudous Seihon, Iolanda Amato e Damiano Amato, co-prodotto da Martin Scorsese che ha assegnato al film il fondo creato con altri produttori per supportare registi emergenti, è un film convincente e maturo. Entra così intimamente nel mondo dei suoi personaggi che hai la sensazione di vivere con loro. Uscito nelle sale lo scorso 31 agosto, il film racconta la storia di Pio Amato che vive nella Ciambra, una piccola comunità Rom nei pressi di Gioia Tauro. Pio Amato cerca di crescere più in fretta possibile, a quattordici anni beve, fuma ed è uno dei pochi in grado di integrarsi tra le varie realtà del luogo: gli italiani, gli immigrati africani e i membri della comunità Rom. Pio segue ovunque suo fratello Cosimo, imparando il necessario per sopravvivere sulle strade della sua città. Quando Cosimo scompare le cose per Pio iniziano a mettersi male, dovrà provare di essere in grado di assumere il ruolo di suo fratello e decidere se è veramente pronto a diventare un uomo. Come è nato il film lo spiega bene il regista: "La prima volta che ho incontrato la famiglia Amato era il 2011, dopo che la mia Fiat Panda, con tutte le mie apparecchiature cinematografiche, era stata rubata. Eravamo a Gioia Tauro per girare A Chjana (il cortometraggio da cui poi sarebbe nato Mediterranea). A Gioia Tauro quando una macchina sparisce, la prima cosa da fare è 'chiedere agli zingari'. Ed è stata la prima volta che ho visto la Ciambra. Mi sono innamorato immediatamente dell’energia di quel posto." Jonas Carpignano è riuscito ad ottenere delle interpretazioni straordinarie da attori non professionisti, non solo dagli interpreti principali ma anche da tutti quelli impegnati in ruoli secondari. A Ciambra coinvolge lo spettatore e lo fa entrare in un mondo che molto spesso viene giudicato a priori, in modo negativo, invece attraverso il protagonista Pio si scoprono aspetti positivi anche in un mondo che apparentemente non sembra averne. Per dirla con le parole del regista, "ciò che accade è ovviamente molto, molto triste, ma alla fine non credo che lo spettatore proverà avversione nei confronti di Pio. Anche le brave persone fanno cose cattive, e quando siamo con le spalle al muro è facile rifugiarsi nel tribalismo. Ci sono persone nella Ciambra che hanno commesso azioni che dal di fuori sono viste e giudicate come cattive', ma io penso che non siano cattive persone e ritengo che questo film ne sia testimonianza. Dunque ci sarà chi vedrà il finale di questo film con ottimismo e altri che lo vedranno con pessimismo. Alla fine io penso che è importante che mentre Pio agisce noi osserviamo quanto sia difficile per lui. Tutto questo ha un costo e se si è riusciti a creare una forma di solidarietà tra gli emigrati africani e i rom è stato grazie a qualcuno simile a Pio. Tu puoi essere pessimista sulla struttura sociale imposta a Pio o puoi essere ottimista osservando come lui si senta a casa e come ti faccia sentire a casa, nella comunità africana. Nessuno è perfetto e personalmente sono felice di sapere che Pio Amato sia fuori nel mondo e stia facendo la sua parte."
SOLO TRE AGGETTIVI
- Controcorrente
- Realistico
- Coinvolgente