A Roma, nel 2010, Simone Spirito inizia la sua formazione canora presso il Saint Louis College dove si iscrive ad un corso individuale di canto tenuto dal maestro Marco D'angelo, percorso formativo proseguito a Napoli con il maestro di canto Jazz Carlo Lomanto. Inizia lo studio della chitarra con il maestro Paolo Del Vecchio e si avvicina allo studio del pianoforte studiando con la pianista napoletana Armanda Desidery. Dal 2011 la sua inclinazione ha deviato nettamente sulla scritture di canzoni e grazie all'etichetta napoletana Polosud Records nel 2013 pubblica il suo primo EP dal titolo 'La luce del Mattino'. Ha fatto parte del collettivo di cantautori 'Be Quiet', con i quali ha partecipato a varie serate musicali, co-conducendo tra le altre cose per due stagioni un programma radiofonico per l'emittente campana Radio CRC. Nel 2014 è semifinalista del Premio Musicultura 2014 e finalista al Premio Fabrizio De Andrè. Simone ha avuto l'onore di suonare per il 'Dock of Sounds 2014' aprendo il concerto di Nino Bonocore. Altre esperienze live lo hanno portato a condividere il palco con Bungaro e il Pan del Diavolo. La carriera artistica di Simone Spirito inizia come attore calcando i palchi dei teatri più prestigiosi d'Italia e arrivando a lavorare, tra gli altri, con Massimo Ranieri, Rocco Papaleo e Giovanni Esposito. Non mancano esperienze cinematografiche tra cui 'Il resto di niente', film tratto dal romanzo di Enzo Striano della regista Antonietta De Lillo, e televisive tra cui le serie 'Un posto al Sole' e 'La Squadra'. Il 1 Febbraio 2018 al Neapolitan Trips di Napoli, Simone Spirito ha presentato 'Eppur Simone' con un set acustico alternato da un'intervista pubblica realizzata dal giornalista Michelangelo Iossa. Il debut album del cantautore partenopeo è pubblicato dalla Polosud Records ed è stato anticipato dal video-singolo 'La canzone dell'imbelle' del regista Alessandro Freschi (Frè). 'Eppur Simone' è disponibile su Spotify (https://open.spotify.com/album/0EGVx8tbjPktpz08Cns5aK), oltre che sulle piattaforme Google Play, Deezer, iTunes. La musica di Simone Spirito ha radici ben salde nella tradizione cantautorale italiana degli anni 80 e 90. Non è difficile etichettarlo come un novello epigono di artisti come Nino Buonocore, Alan Sorrenti, Mario Venuti e Luca Madonia (quindi i Denovo dell'ultimo periodo) fino ad arrivare a riferimenti moderni come Brunori SAS e il cantautorato di scuola romana come Daniele Silvestri, ma anche Nicolò Fabi e Federico Zampaglione. Il sound alterna sessioni acustiche e parti più elettriche dal sapore rock. Artista versatile dalle ottime capacità vocali che ha rielaborato in maniera del tutto personale il canovaccio cantautorale partenopeo utilizzando la lingua italiana, senza disdegnare la lingua madre. Particolare è l'attenzione alla scrittura con testi introspettivi e vagamente ironici.
Ecco le risposte di Simone Spirito alle nostre tre domande:
- Come ti descriveresti utilizzando solo qualche aggettivo?
- Sono una persona semplice, per meglio dire sono attratto dalle cose genuine. Sono onesto, caparbio e molto rigido nel giudizio su me stesso, non mi perdono molto le mie debolezze.
- Qual è l’evento che ti ha cambiato la vita?
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Sicuramente un evento importante è stato iniziare a suonare la chitarra, e per questo devo dire grazie ad una persona che veniva a fare i servizi di casa dai miei, che vedendo la chitarra di mio padre sul divano mi disse "ma perché non inizi a suonare?" e da lì ho iniziato ad avvicinarmi alla musica e alla scrittura delle canzoni.
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- Puoi segnalarci uno o più link socialmente utili?
- Un link che voglio segnalare è https://www.fondoambiente.it
PER SAPERNE DI PIÙ SU simone spirito
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