Final Portrait è un film a metà strada tra il fascino del racconto e la precisione del documentario diretto da Stanley Tucci e interpretato da Geoffrey Rush, Armie Hammer, Clémence Poesy, Sylvie Testud, Tony Shalhoub. Stanley Tucci attore e regista, nonché figlio d’arte e di artista, ricorda come fin da piccolo fosse oggetto di interminabili sedute davanti al cavalletto quando suo padre decideva di fargli un ritratto. Circa dodici anni fa rimane affascinato dal libro dello scrittore americano, appassionato d'arte, James Lord: "A Giacometti Portrait"; un documento unico che restituisce la vita quotidiana di un grandissimo artista, la sua parola, il processo intimo della pittura, e decide di farne un film. James Lord (Armie Hammer) è di passaggio a Parigi, lui e Alberto Giacometti (Geoffrey Rush) sono amici e l'artista gli propone di posare per un ritratto. Le sedute continuano per diciotto pomeriggi. Lord non immagina neanche lontanamente che la realizzazione di quel quadro si sarebbe protratta nel tempo costringendolo a giornate estenuanti nell’atelier, a continui rinvii della partenza con Giacometti che quando il dipinto sembra prendere forma lo cancella per ricominciare daccapo. L'ossessione per l’incompiutezza diventa il centro del film, la storia si concentra in quei giorni, cercando anche di fare luce, attraverso l’incontro tra due uomini molto diversi, sull’artista e il suo 'fare', sul rapporto di potere che si stabilisce tra il pittore e il suo modello, regalandoci la genesi di ciò che sarà un vero capolavoro: uno degli ultimi ritratti di uno dei più grandi artisti dello scorso secolo. Un artista senza tempo, egocentrico, umorale, fumatore accanito, compulsivo 'ingurgitatore' di pasti frugali innaffiati di vino rosso, che si chiudono sempre con due caffè bevuti l'uno dietro l'altro. Intorno al vortice che è la vita di Giacometti ruotano le esistenze del fratello Diego (Tony Shalhoub) tanto umile quanto indispensabile, della moglie Annette (Sylvie Testud) che goffamente infagottata in grossi maglioni e vestiti inguardabili si dimena cercando di non dare troppo peso al tradimento esibito dal marito con la dirompente, traboccante ed inarrestabile modella/amante Caroline (Clémence Poesy). "Filmare un’opera d’arte e un artista, nel relativo processo creativo - dichiara Stanley Tucci - pone molte questioni, obbliga la macchina da presa a qualche guizzo e il regista a esporre anche qualcosa di sé, più che in qualsiasi altra tipologia di film".
SOLO TRE AGGETTIVI
- Artistico
- Bohémienne
- Coinvolgente