Wim Wenders nasce in Germania 73 anni fa da una famiglia molto cattolica, con una sensibilità particolare volta alla conoscenza delle storie dei santi, uno su tutti: San Francesco. Tra i tanti riconoscimenti e premi per la sua produzione cinematografica, Wenders nel 1995 ha conseguito una laurea ad honorem in Teologia, presso l'università di Friburgo. Non stupisce, quindi, che abbia deciso di realizzare un documentario dedicato al pontefice più francescano che ci sia mai stato. A marzo del 2013 il Cardinale di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio, diventa il 266° pontefice della Chiesa Cattolica; il primo Papa proveniente dalle Americhe e dall’emisfero sud, il primo gesuita in qualità di arcivescovo di Roma, ma prima di tutto il primo Papa ad aver scelto il nome di Francesco dopo San Francesco d'Assisi. "Quando nel 2013 è stato dato l’annuncio del nuovo Papa ero in Germania. Conosco il latino e ho subito capito che si sarebbe chiamato Francesco. Mi sono emozionato e ho pensato: quest’uomo ha coraggio". Queste le parole di Wim Wenders in una recente intervista. Dopo aver posato il suo sguardo profondo e lieve sugli angeli che fanno da spola tra il cuore dell’uomo, segnato spesso da ferite e inquietudini, e l’orecchio di Dio, cui sussurrare implorazioni e intercessioni, nel suo straordinario 'Il cielo sopra Berlino', Wenders intraprende, con 'Papa Francesco - un uomo di parola', un viaggio personale in compagnia del Pontefice, che si mostra con la spontaneità del sorriso e parla di Dio e dei grandi temi della vita con una semplicità che avvince. Attraverso il racconto semplice, schietto e sincero, si gode di un accesso diretto al suo pensiero, senza pregiudizi e mediazioni. In ogni momento Papa Francesco condivide la sua visione della Chiesa e la sua profonda preoccupazione per la situazione dei poveri, il suo coinvolgimento nelle tematiche ambientali e di giustizia sociale, e la sua invocazione di pace; argomenti cari a noi tutti, soprattutto qui a SoloMente.
SOLO TRE AGGETTIVI
- Coraggioso
- Profondo
- Ecumenico