Annalisa Capristo è laureata in Filosofia, è stata borsista presso l’Istituto italiano per gli Studi Storici di Napoli, l’Accademia Nazionale dei Lincei e la Biblioteca Apostolica Vaticana. Dal 2000 è bibliotecaria presso il Centro Studi Americani di Roma. I suoi temi di ricerca sono gli effetti della persecuzione antiebraica fascista sul mondo culturale italiano; le reazioni degli intellettuali non ebrei, in Italia e all’estero; l'emigrazione degli intellettuali e dei professionisti ebrei dall’Italia dopo il 1938. Ha al suo attivo varie pubblicazioni in Italia e all'estero tra le quali il volume 'L'espulsione degli ebrei dalle accademie italiane' (Torino, Zamorani, 2002). L'abbiamo incontrata in occasione della presentazione de 'Il Registro', svoltasi a Roma il 23 gennaio 2019 presso la Sala Lettura della Biblioteca Storica Nazionale dell'Agricoltura. Il volume, scritto a quattro mani con Giorgio Fabre e contenente la prefazione di Michele Sarfatti e un saggio di Adriano Prosperi, vuole ricordare i dipendenti statali perseguitati dalle leggi razziste e finora sconosciuti. Erano direttori generali, professori di scuola media, ingegneri e chimici, operai della Zecca, postini e maestre elementari, oltre che professori universitari di fama, i circa 700 ebrei italiani che le leggi razziali cacciarono dallo Stato dopo il 1938. 'Il Registro' ricostruisce per la prima volta i nomi di tutti loro, specificandone il ruolo professionale e, in diversi casi, a evitare confusioni dovute a omonimia, i dati biografici. Le fonti sono incontrovertibili: i protocolli e i decreti della Corte dei Conti, che registrarono tutte le decisioni dello Stato italiano a riguardo e che dedicarono una particolare, straordinaria attenzione proprio agli ebrei. Annalisa ha risposto alle nostre domande e, a proposito del volume 'Il Registro', ci ha detto che "è una ricerca su fonti nuove che consentono di ricostruire aspetti importanti e finora poco studiati della persecuzione antiebraica e di ridare un nome a molte persone che che erano state perseguitate ma non si sapeva chi fossero".
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Curiosa
- Tenace
- Accurata
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- Ce ne sono parecchi, in particolare quando sono stata borsista all’Istituto italiano per gli Studi Storici di Napoli
- Solo un link socialmente utile
- Non uno ma tutti quelli delle organizzazioni culturali che riescono a svolgere la loro funzione anche con un budget ridotto.