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Colli rugosi e case sospese. Le impervie vedute di Adriano Bimbi dal 29 settembre al 1° dicembre Firenze

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Una mostra che vi sorprenderà e vi incanterà!
Si inaugura domenica 29 settembre, alle ore 16 nel Complesso museale della Pieve di San Pietro in Bossolo, a Tavarnelle Val di Pesa (FI), la mostra di sculture dal titolo “Colli rugosi e case sospese. Le impervie vedute di Adriano Bimbi”, curata da Antonio Natali, già Direttore della Galleria degli Uffizi. OItre al curatore interverranno Davide Baroncelli (Sindaco di Tavarnelle Val di Pesa) e Giacomo Trentanovi (Assessore alla cultura).
L’esposizione, che proseguirà fino al 1° dicembre 2019, è organizzata dall’Associazione Amici del Museo e dalla Proloco di Tavarnelle Val di Pesa, patrocinata dall’Unione Comunale del Chianti e sponsorizzata da Chianti Banca.
Visitabile durante i fine settimana con ingresso libero, la mostra propone all’attenzione del pubblico una selezione di opere di Adriano Bimbi realizzate tra il 1983 e il 2019; si tratta di bronzi – paesaggi in miniatura sospesi – che poi l’artista colora oppure qua e là copre di foglia d’oro, come si faceva in antico.
Ed è proprio racchiusa in questi due ultimi dettagli la particolarità delle opere di Bimbi; che è quella di realizzare piccoli panorami tridimensionali, come fossero frammenti di sogni, toccati da una poesia incantata.
Il percorso espositivo
Si tratta di una ventina di pezzi comprendenti alcune figure a grandezza naturale e una serie di paesaggi di dimensioni contenute.
Il percorso inizia all’esterno della Pieve, dove - sulla terrazza antistante, in prossimità della lapide a ricordo del battistero - è collocata una prima scultura a grandezza naturale. Una seconda, in atto orante e sempre di dimensioni considerevoli, è ambientata nel pronao (la parte compresa tra le colonne e la cella) della chiesa.
Il dialogo tra le opere e gli ambienti, caratteristica saliente dell’esposizione, prosegue all’interno del complesso architettonico, nella chiesa e nella canonica, dove sono inseriti i suoi paesaggi sognanti, piccoli bronzi dipinti con tecniche varie. Anche nel chiostro trovano spazio alcune sculture. La mostra è completata da un video in cui si possono ammirare i disegni dell’autore che hanno ispirato la realizzazione dei paesaggi esposti.
Come scrive il curatore Antonio Natali nel catalogo edito da Polistampa che accompagna e completa l’esposizione, “sobrietà e gentilezza sono giustappunto le qualità che informano i piccoli paesaggi di bronzo che Adriano espone a San Pietro in Bossolo. A dispetto della materia che li plasma, evocativa di solide presenze, la loro poesia è lieve come un respiro, leggera come un alito di vento; e pur sempre però di lirica alta, come sanno essere i versi di Cardarelli, che della Maremma, ancorché bassa stavolta (ma pur sempre etrusca), fu – lui pure – figlio; di limpida voce, affabile e vivida al contempo”.
L’artista:
Adriano Bimbi è nato nel 1952 a Bibbona, piccolo paese tra la costa e la campagna livornese.
Ha studiato per pittore all'Accademia di Belle Arti di Firenze con il Maestro Fernando Farulli, a cui deve la sua formazione umana ed artistica e, conclusa l'Accademia, da autodidatta, ha iniziato a fare lo scultore.
Il professor Renzo Federici ha presentato la sua prima mostra, ma è stato Mario De Micheli il suo vero precettore. A lui deve le sue prime ed importanti esposizioni alla Galleria Fante di Spade, alla Permanente, al Palazzo della Triennale, alla Galleria Valentini, tutte nella città di Milano, ma anche a Padova, Asti, Torino, Genova.
Ha realizzato monumenti per le città di Albenga, Cremona, Cesena e Milano Marittima. La Galleria l'Affresco di Montecatini Terme lo ha presentato in numerose Fiere d'Arte: all' Expo di Bari, alla Fiac di Parigi, all'Arte Fiera di Bologna.
L'architetto Marisa Zattini ne ha curato le mostre a Cesena, alla Fortezza di Castrocaro Terme, a San Gimignano, a Forlì, a Sarsina e al Mugello. Vinicio Chiari e Fosco Masini, curatori d'Arte in Firenze, ai quali è legato da una profonda amicizia, hanno contribuito all'esposizioni a Münster, a New York e a Bruxelles.  Nel 2010 ha esposto all’UIA di Firenze.
Recentemente l'amico Gao Jun ha curato le mostre in Cina: a Pechino, Xi-An, Lanzau.
Vanta una riconosciuta considerazione come artista e docente presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze.
La Pieve di San Pietro in Bossolo
La fondazione della Pieve di San Pietro in Bossolo risale all’XI secolo in stile protoromanico fiorentino, anche se esistono testimonianze lapidee del posto risalenti al V secolo; il pronao risale invece al XV secolo, mentre gli adiacenti corpi di fabbrica sono stati realizzati in epoche successive, dal XVI al XVIII secolo. Nello spazio antistante la Pieve, da cui si può godere di una magnifica vista sulle colline toscane, un tempo doveva sorgere una costruzione a uso di battistero e a imitazione del fiorentino “bel San Giovanni” e della cattedrale di Santa Reparata. All’interno della Pieve si trova un fonte battesimale a immersione, mentre all’interno del museo è visibile una tavola duecentesca raffigurante la Madonna col Bambino attribuita a Meliore di Jacopo.
INFO
Inaugurazione 29.09.2019 ore 16
Complesso museale della Pieve di San Pietro in Bossolo
Strada della Pieve 1, Tavarnelle Val di Pesa, Barberino Tavarnelle (FI)
Ingresso libero
Orari: venerdì, sabato e domenica 15,30-18,30
la domenica anche 11-12,30
Tel. 348.3815706 oppure 338.2956445

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