Ho preso un treno. Mica un treno verso mete lontane. Un treno che viaggia avanti e indietro dalla periferia al centro di Roma da tanto tempo. E però io non l'avevo mai preso. Davanti a me due sedili vuoti. Uno tutto scolorito, uno quasi nuovo. Chissà quante vite sono passate su quello scolorito. Una almeno la so. Mi sono immaginata tutto quello che ruotava intorno dai racconti. Ho cercato di immaginarmi pensieri ed emozioni. Forse anche la paura di tornare a casa. La routine casa, scuola, casa. Oppure la spensieratezza quando il treno significava uscire con gli amici. Ho preso un treno all'indietro per cercare di andare avanti. Ho preso un treno con il numero giusto di fermate. Ad ogni fermata un piccolo passo. Ad ogni fermata cadeva uno strato e affiorava la consapevolezza che il viaggio non è finito al capolinea.