Con grande partecipazione vi segnaliamo due eventi organizzati dalla Civica Scuola delle Arti in occasione della Giornata della Memoria: il 26 e il 29 gennaio “Mi vedo in fila sui sassi”, un’esecuzione polifonica, un canto recitato a più voci che narra il destino dei bambini durante la tragedia dell’Olocausto. Lo spettacolo, nato da un laboratorio di drammaturgia e musica realizzato presso l’ I. C. San Francesco di Anguillara Sabazia, ripercorre gli eventi storici che in Italia condussero alle deportazioni di massa verso i campi di sterminio. In particolare, attraverso la rappresentazione delle testimonianze di Memo Bemporad e Liliana Segre, viene affrontato il dramma delle leggi razziali e dell’esclusione dei bambini dalle scuole. Il tragico rapporto tra il lager e il mondo dell’infanzia viene indagato quindi attraverso il racconto del ghetto di Terezìn dove musicisti come Ilse Weber usarono la loro arte per alleviare le sofferenze dei bambini concentrati nel campo. Wiegala, la ninna nanna composta nel ghetto di Terezìn, diventerà il canto che accompagnerà i deportati nelle camere a gas di Auschwitz la cui liberazione viene narrata attraverso la tragica testimonianza di Primo Levi.
Lo spettacolo prevede, oltre a momenti narrativi, drammaturgici e musicali, anche il supporto di materiali audiovisivi tesi a rafforzare e a documentare le diverse fasi del racconto. L’orchestra giovanile è composta da ragazzi che frequentano le scuole secondarie inferiori e superiori. Le musiche eseguite e cantate dal vivo sono state arrangiate ed orchestrate dal M° Luca Mancini. L’informazione è conoscenza e la conoscenza è cultura, fondamentale è riuscire a trasmettere valori e ricordi affinché la cultura dei nostri giovani formi adulti consapevoli e la musica può aiutare i giovani a conoscere e rivivere le radici della nostra storia.
“Mi vedo in fila sui sassi” è rivolto principalmente ai ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado e si inserisce nelle manifestazioni relative alla Giornata della Memoria, istituita dal MIUR.