Non amo particolarmente regole, pianificazioni, programmi definiti, orari da rispettare, giornate scandite da agende precise, ripetizioni, routine. La vita necessita di tutto questo. L'educazione dei figli in particolar modo. Allora cerco di trovare la positività anche nella quotidiana organizzazione del loro tempo libero. Il giovedì Vittoria va a fare canottaggio, di solito la lascio e riparto per andare a prendere i gemelli, non mi fermo mai. L'altro giorno i gemelli non necessitavano della mia presenza e ovviamente avevo altre cose da fare. Vittoria mi dice che i genitori possono entrare a guardare se vogliono. Detto fatto, decido di fermarmi (adoro i fuori programma) e boom... la pace assoluta. Il fiume, gli alberi, il tramonto, il silenzio, l'aria tersa e gelata, insomma mi ritrovo all'improvviso in uno stato di grazia. Rigenerante. Il desiderio di scriverci qualcosa sopra mi ha fatto riflettere sulla fine dei pensierini. Non erano sbagliati i pensierini erano sbagliati i tempi e le impostazioni che gli avevo dato. Una certa scadenza, una certa lunghezza, dei temi che dovevano rispettare. Dal momento che mi piace scrivere riprendo così, con le parole in libertà. Senza data, senza schema e senza argomenti precisi. A presto....