Stefano L’Occaso nasce a Roma nel 1975: il cognome è calabrese, la madre ungherese (il filo conduttore è il peperoncino). Consegue a Roma la laurea nel 1997, a Firenze la specializzazione e a Milano il dottorato; dopo aver lavorato come restauratore, nella Domus Aurea come nei Musei Vaticani, entra nel 2000 come funzionario storico dell’arte in Soprintendenza, a Mantova. Dopo essere stato anche direttore del Palazzo Ducale di Mantova, da novembre 2015 a gennaio 2019 è stato direttore del Polo Museale della Lombardia, curando in prima persona ristrutturazioni, restauri e aperture di musei. Tra le sue pubblicazioni, oltre 150 tra articoli e saggi e alcune monografie: un libro sulle fonti archivistiche per le arti a Mantova tra Medioevo e Rinascimento (2005), il catalogo scientifico dei dipinti del Museo di Palazzo Ducale di Mantova (2011, leggiadro tomo di oltre 700 pagine) e nel 2019 ben due titoli per i tipi de IlRio: "Giulio Romano «universale»" e "Pittura a Mantova nel Quattrocento".
È membro di diversi consigli d’amministrazione e comitati scientifici ed è dal 2012 socio ordinario dell’Accademia Nazionale Virgiliana. Ha fatto esperienza anche come docente universitario e come artigiano/artista, esponendo alcune opere di scultura e di mosaico. Nel 2000 è arrivato secondo alla biennale del mosaico di Chartres; è abile domatore di belve; sa camminare sulle mani e fare diverse altre cose inutili; ama la letteratura, la musica e in generale tutto ciò che non permette di arricchirsi. Ama lo sport, stare all’aria aperta e dunque attende tempi migliori.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
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- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- La nascita dei tre figli: l’orda barbarica.
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