Qualche giorno fa Lucrezia mi chiede se mi può far vedere un suo disegno. Lei disegna sempre, crea oggetti, fa lavoretti ogni due per tre, usa ogni tipo di materiale e ha una creatività inesauribile. Mi aspettavo di tutto ma non quello che mi ha fatto vedere. Che è l'immagine di copertina. Quattro bambini con la mascherina. Sopra una scritta che dice "esploratori e amici". Tre hanno le mani in tasca e uno i pugni chiusi (poi mi ha spiegato che non è per il freddo ma per le cose trovate durante le esplorazioni). Quando l'ho visto è stato un pungo nello stomaco. Poi ho riflettuto. Dietro quel disegno non c'è tristezza, me l'ha fatto vedere tutta contenta. Da qualche parte ho letto che i bambini reagiscono a questa situazione sorridendo ma dentro non sono felici, che i loro sorrisi nascondono altro. Non essendo una psicologa non entro nel merito. Preferisco pensare che il loro mondo è il gioco e le mascherine le vedono come un gioco. Ve lo ricordate il film 'La vita è bella' di Roberto Benigni? Quando il papà cerca di far credere al figlio che il campo di concentramento è un gioco? Io ho provato esattamente il contrario. La situazione è seria (tanto con 'andrà tutto bene' ci consoliamo) ma i bambini sembrano sereni e si disegnano così. E ti portano i disegni tutti contenti. Loro sono esploratori e amici sorridenti sotto la mascherina. Noi siamo genitori adulti, mascherati con un sorriso, per niente contenti e anche preoccupati (parlo per me) perché non sappiamo in che tipo di mondo vivranno e soprattutto se saranno liberi di interagire con gli altri come lo siamo stati noi. Comunque andrà tutto bene.