L'Adriatic Marathon è una gara ciclistica che prevede una distanza da coprire “ai confini della realtà” dove il fisico dell'atleta ma, sembra, soprattutto “la testa” devono agire all'unisono per sopportare il peso di tanti chilometri. Se sono venuto a conoscenza di questa gara lo devo a mio figlio Giovanni, che ha voluto partecipare da esordiente alla gara, detta della mezza maratona, perché lunga “solo” 600 km, da coprire con massimale di 34 ore, oltre le quali era prevista l'eliminazione del concorrente. In questo consesso ho conosciuto Francesco Ferraro il quale è risultato vittorioso nella 1200 km; a mio avviso impresa titanica da farsi, figuriamoci vincerla. Ovviamente ho seguito la gara, dapprima da casa e poi all'arrivo a Francavilla al Mare, che ne è stata anche la partenza. Tutto questo ha suscitato in me una sorta di alto interesse una passione a partecipare sebbene da spettatore che mi recava il brivido “fotovoltaico” dell'ispirazione; e la sera a cena proprio nella trattoria di Antonio a Francavilla al Mare ho composto questa poesia:
ADRIATIC MARATHON
Avete assaltato la strada
con il grado maestro della
concentrazione
e la strategia
dell'impossibile
centellinando le forze al
milionesimo
di grammo, di metro in
metro avanzando,
con la tenacia inossidabile
dell'acciaio
e la pazienza del qui e ora:
hai portato a termine per
primo
il percorso con la
lungimiranza
dei tantissimi chilometri
che ora svaniscono
all'arrivo.
Composizione originale di Claudio Monachesi
Eseguita nella trattoria “Da Antonio”a Francavilla al Mare e letta agli atleti.
Domenica 20 settembre 2020
Nella foto, prima della partenza, da sinistra a destra, Giacomo, Giovanni, Francesco Ferraro, Emanuele (il figlio di Francesco) e Simone.