Solo Parole

La poesia della domenica 82 di Claudio Monachesi

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E bastava spostarsi di posto...

Domenica sera siamo stati a vedere al Cineclub Alphaville, il film di Eric Rohmer, “Il segno del leone”; ultima proiezione, che non prevede ripresa fino al termine della diluizione del virus; così il DPCM si è espresso anche per le sale cinematografiche indicandone la totale chiusura.Pensate, il Presidente del Cineclub Patrizia Salvatori, con spirito profetico in una intervista del 6 luglio 2020 rilasciata a la Repubblica, così gridava nel gran diserto: "Aiutateci a non spegnere queste luci. Non fermiamo il cinema d'autore!”. Pensate, invece, autore o no, si doveva ritornare alla chiusura totale dei cinema. In questa notte cupa in cui sembra che tutto decada, che non trovi soluzione di continuità, Patrizia è già alle prese con il suo nuovo luogo che ospiterà, in tempi migliori, il piccolo cinema, proprio in via Romanello da Forlì, angolo via Conte di Carmagnola, in un caseggiato storico degli anni '30, a due passi da via Fanfulla da Lodi dove Pasolini ha girato alcune scene di Accattone, e ad altri due passi, ma dal lato opposto, in via Alberto da Giussano dove Luchino Visconti con Anna Magnani ha realizzato Bellissima. La zia di Patrizia, come Mecenate nei confronti di Orazio Flacco, dedica il luogo alla nipote acché gli sforzi ventennali di questa Associazione cinefila, fondata l'8 maggio 2001 con un manipolo di Amici e votata alla purezza cinematografica, non vengano cancellati da quest'altra nuova ondata di chiusura. Il virus, in questo specifico caso è stato dissolto dalla zia che ha “trasformato” una sala in affitto (quella sita in via del Pigneto) in una sala regalo, anzi regale... che ospiterà sì film d'autore, ma donerà serate di cultura in cui saranno invitati addetti ai lavori che elargiranno allo spettatore le proprie conoscenze/sperimentazioni artistiche, per portare così in sala l'arte e non altro come forma educativa e costruttiva.Il regalo invece che ho voluto fare al Presidente è una poesia su misura, non foss'altro perché in questi quasi 20 anni di adesione ideologica all'arte, ella non ha mai ceduto, neanche di un millimetro alle bazzukate lanciate dal potere forte che vorrebbe vedere tutti e tutto avvolti in uno scenario incolore ...

PATRIZIA IN POESIA

Ed ella esplica
con sciorinìo del dire
lo scorrere delle artistiche
immagini che si fanno film
e perlustra, di fotogramma
in fotogramma, ogni entrare
nello scibile cineastico
d'oriente e d'occidente
arricchendo la sua ricerca,
appatriziata al presente,
di novità strabilianti
surreali neoreali di nuove ondate
metafisiche improbabili
artisticamente quantistiche
nel pot pourrì del non sens,
e lei è lì, luminosa,
con il suo sorriso sempre
pronto a trasmettere
che la vetta della vita
si misura e visura
semplicemente amando.

Composizione originale
di Claudio Monachesi
26 ottobre 2020

Nota dell'Autore:

I 21 versi della poesia alludono alla certezza della “Rinascita” Alphavilliana.
Come?
21 sta per 2021; e chissà se il prossimo anno sarà in sintonia con la riapertura definitiva del Cineclub, magari inaugurata sotto “Il segno del Leone”; lì, in via Romanello da Forlì angolo via Conte di Carmagnola.

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