Filastrocca di Natale
Nel Mistero di quest’Anno
in quest’Era Spirituale
che ha vissuto nel malanno
con il veto anche di amare
ci riscatta la venuta
del Messia miracoloso
nella Patria ormai caduta
in un tempo già AFFANNOSO.
Per chi sempre ha rifuggito
ogni Santa Ricorrenza
declinando quell’invito
che pareva d’apparenza
il divieto di far Festa
non è certo un sacrificio
un bel piatto di minestra
che riscalda senza IMPICCIO.
Per chi invece tanto aspetta
un bel pranzo od una cena
senza amici che lo vieta
quel Decreto che incatena
son consolazione i fili
di lucine lampeggianti
che attorciglia nei cortili
nei balconi e nei RIMPIANTI.
La città tutta riluce
di lumini e luminanza
una smania che poi induce
a far luce in ogni stanza
l’ombra urge rischiarare
addobbando ogni dimora
fino quasi ad accecare
pure il Sole e poi l’AURORA.
Questa gente ch’è ormai stanca
forse incredula o impaurita
che nel giorno quasi arranca
preoccupata per la vita
ben si augura che giunga
un bel santo od un alieno
che rimuova quella benda
come fece il GRANDE ESSENO.
Perché il popolo ha paura
e la mascherina indossa
la distanza è più sicura
e l’Italia in ZONA ROSSA
e non è Madre Natura
a mandar Natale in bianco
con la neve su un’altura
ma soltanto il CAPO BRANCO.
Se qualcuno è diffidente
nei confronti dei Governi
sono giochi della mente
parli solo a giorni alterni
è l’Ananche che conduce
alla pacca e a un bell’inchino
alla scelta che riduce
la gran massa ad un VACCINO.
Nell’attesa di un Futuro
che ci renda più sapienti
il mio augurio più sicuro
è il risveglio delle menti
ogni uomo come crede
in un tempo che è fatale
abbracciamo con la Fede
il momento del NATALE.
Patrizia Boi