È stata presentata il 18 novembre 2021 nella sala del Gonfalone del Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio Regionale della Toscana, la 20a edizione del premio di pittura e grafica “Alfredo Catarsini - L’arte vera affascinante amica” riservato agli studenti maggiorenni delle classi quarte e quinte dei Licei artistici e delle Scuole secondarie di secondo grado della Regione Toscana”. Erano presenti Antonio Mazzeo (Presidente del Consiglio Regionale della Toscana), Elena Martinelli (Presidente della ”Fondazione Alfredo Catarsini 1899”), Gianvittorio Serralunga (co-fondatore e membro del Cda della Fondazione Catarsini) e Walter Sandri (Console della Toscana del Touring Club Italiano e delegato per gli eventi della Toscana).
Il concorso giunge alla ventesima edizione, ma per la prima volta è organizzato dalla Fondazione Alfredo Catarsini 1899, nata nell’estate del 2020 e presentata proprio nella sala consiliare di Palazzo Panciatichi a Firenze.
Con l’occasione, è stata presentata ufficialmente la pubblicazione celebrativa del ventennale del “Premio Alfredo Catarsini”, stampata dalla Regione e che sarà distribuita nelle scuole superiori della Toscana.
le Note storiche sul “Premio”
Il Premio intitolato ad Alfredo Catarsini è stato promosso dai figli Mity e Orazio e dalla nipote Elena su idea del poeta e critico d’arte Raffaello Bertoli che ne è stato il presidente fino al 2015. Il concorso è nato a Pietrasanta nel 2002 e la prima edizione si svolse all’Istituto d’arte, oggi Liceo artistico, “Stagio Stagi” dove Catarsini insegnò disegno musivo e disegno dal vero fino al 1969. Dal 2005 fino all’ultima edizione si è svolto a Viareggio. Negli anni il premio ha subìto alcune modifiche adattandosi alle differenti esigenze e alle mutate condizioni. Il bando dell’ultima edizione effettuata (quella del 2019), riporta la seguente dicitura: “Premio annuale per il miglior bozzetto grafico/pittorico eseguito dal vero extempore con libertà di tecnica e interpretazione riservato agli studenti degli Istituti superiori della Regione Toscana ideato dalla famiglia Catarsini in collaborazione con Comune di Viareggio e con il Patrocinio della Provincia di Lucca e del Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Direzione per la Toscana”.
Fino a oggi hanno partecipato al “Premio Catarsini” circa 800 studenti provenienti da tutta la regione.
L’edizione 2022: il tema è il romanzo Giorni neri, appena rieditato
La 20a edizione si intitola “Alfredo Catarsini - L’arte vera affascinante amica. Premio di pittura e grafica con libertà di tecnica e interpretazione riservato agli studenti maggiorenni delle classi quarte e quinte dei Licei artistici e delle Scuole secondarie di secondo grado della Regione Toscana”.
Dopo la pausa dovuta alla pandemia il premio è stato ripreso con un format modificato e per l’anno scolastico 2021-2022 ha come motivo ispiratore il romanzo di Alfredo Catarsini Giorni neri rieditato nel giugno 2021 da “La nave di Teseo”, con prefazione di Giordano Bruno Guerri.
Al “XX Premio Catarsini” hanno già aderito alcune classi del “Liceo artistico Russoli” di Pisa, dello “Stagio Stagi” di Pietrasanta (dove tra l’altro il premio è nato nel 2002 e dove Catarsini ha insegnato per venti anni fino al 1970) e del “Passaglia” di Lucca (dove lo stesso Catarsini studiò nel 1915); con gli studenti di queste scuole sono già iniziati gli incontri dei responsabili della Fondazione Catarsini, al fine di illustrare i dettagli del concorso. Altre scuole - per il momento il Liceo classico “Giosuè Carducci” di Viareggio, la Scuola media Piano di Conca e l’Istituto comprensivo "Giacomo Puccini "di Pescaglia (sede di San Martino in Freddana) - sono impegnate nella realizzazione di altri tipi di elaborati ispirati sempre al libro Giorni Neri.
Il contesto storico, la tipologia dei protagonisti e l’ambientazione paesaggistica ha convinto molte scuole a promuovere la realizzazione non solo di opere concorrenti al premio, ma anche altri prodotti ispirati dalla lettura e dalla riflessione sul libro, ai quali sarà riservata una menzione di merito. L’intento della Fondazione Catarsini è di offrire ai giovani talenti una importante occasione per conoscere e approfondire il significato e il valore di un’opera scritta per testimoniare un periodo storico particolarmente travagliato e per dimostrare le proprie qualità e acquisire visibilità nel mondo dell’arte.
La vicenda storica e il romanzo
Come moltissime altre persone in quei difficili anni, tra il 1943 e il 1945 anche Alfredo Catarsini fu sfollato da Viareggio verso l'entroterra. La ferrovia e la via Aurelia che attraversavano la Versilia erano arterie strategiche per i collegamenti e il rifornimento delle truppe impegnate nel conflitto mondiale e la poco distante presenza della “Linea Gotica” rendeva l'intera area un luogo pericoloso a rischio bombardamenti, come poi si rivelò.
Catarsini trovò rifugio in alcuni luoghi della Lucchesia come la Val Freddana e il Monte Magno che furono teatro di fatti atroci, con deportazioni di massa, uccisioni di ostaggi, veri e propri eccidi.
Il libro Giorni neri nasce come testimonianza romanzata di quei momenti e prende le mosse proprio dagli appunti che l'autore scrisse durante quei lunghi mesi in cui si trovava lontano dalla sua città, note che poi si trasformarono poi in una storia vera e propria, in un romanzo che, pur avendo radici nella realtà, ha permesso la creazione di personaggi fittizi, capaci di incarnare sentimenti ed emozioni universali restituendoci un affresco veritiero di quanto accadde.
Come ha scritto il critico d’arte Vittorio Sgarbi, «Catarsini scrive come dipinge, con gli occhi desti e il cuore puro: un artista autentico» e scorrendo i capitoli, le immagini si fissano nella mente del lettore per rimanerci, con volti e luoghi che si animano come in un affresco. Ci sono le piccole grandi storie, ci sono gli uomini e le donne che, sradicati dalla loro terra, si trovarono con le loro poche cose in un altrove non cercato, pieno di dolore e paura. Sono personaggi vividi, dialoghi intensi, aspri che ci raccontano forse la parte più difficile della nostra storia. Ed è da tener conto che in quel periodo Alfredo Catarsini affrescò le due chiese di San Martino in Val Freddana e di Castagnori ritraendovi anche alcuni dei personaggi che sono citati del libro.
Le date del Premio
- Venerdi 10 dicembre: in ciascun Istituto avverrà la consegna delle opere che saranno punzonate, fotografate e restituite agli studenti per essere completate durante le vacanze di Natale.
- Lunedi 10 gennaio 2022: ogni commissione, composta da due membri scelti da ogni singola scuola e da un rappresentante della Fondazione, selezionerà le cinque opere finaliste per ogni Istituto.
- Dal 12 al 15 gennaio: le 15 opere finaliste saranno in mostra alla Cittadella del Carnevale di Viareggio.
- Sabato 15 gennaio: alle ore 16 alla Cittadella del Carnevale è in programma la premiazione. La commissione giudicatrice è composta dalla presidente della Fondazione Carnevale Maria Lina Marcucci, dallo scultore Renzo Maggi, dal gallerista Diego Paoli, dal critico d'arte Lodovico Gierut e dalla Presidente della Fondazione Catarsini, Elena Martinelli. Prevista la presenza del Commissario Tecnico della Nazionale Italia di calcio Campione del mondo del 2006, Marcello Lippi, e di altre personalità.
- Dal 17 al 31 gennaio, dopo la premiazione, le 15 opere finaliste saranno esposte nell'atrio di Palazzo Comunale, in Piazza Matteotti 29 a Pietrasanta, città dove si è svolta la prima edizione del “Premio Catarsini” nel 2002.
- Durante il primo weekend di febbraio le tre opere vincitrici saranno esposte nella Galleria d'arte contemporanea "Enrico Paoli" di Pietrasanta, in via Stagio Stagi 13, ottenendo quindi un’importante opportunità di valorizzazione.
la Biografia di Catarsini
Alfredo Catarsini nacque il 17 gennaio 1899 in una casa della Viareggio vecchia, non lontano dalla cinquecentesca Torre Matilde. Tranne alcuni brevi periodi (come ad esempio un soggiorno parigino nel 1914 durante il quale conobbe Amedeo Modigliani) trascorse tutta la vita nella sua città natale. Nel 1919 ottenne il diploma al Regio Istituto d’Arte di Lucca; in seguito aprì uno studio in una vecchia fabbrica dismessa in un delle zone più caratteristiche di Viareggio, ritrovo anche di altri giovani pittori cresciuti sotto la guida di Lorenzo Viani, che sarà per Catarsini una sorta di guida spirituale.
È del 1929 la sua prima personale a Palazzo Paolina; nelle soffitte del palazzo anni dopo, e fino alla sua scomparsa, allestirà il suo atelier. La sua lunga carriera di artista, che attraversa tutto il '900, è costellata dalla presenza delle sue opere nei più ampi e rappresentativi contesti artistici; infatti durante gli anni Trenta partecipò alle mostre organizzate da Filippo Tommaso Marinetti insieme agli esponenti del secondo Futurismo, così come si ricordano la partecipazione al "Premio Nazionale di Pittura Golfo di La Spezia" nel 1933, la mostra personale del 1937 a Bastia e la collettiva, nello stesso anno, alla Palazzina Spagnola di Napoli, la presenza nel 1939 al "1° Premio Bergamo" e alle tre edizioni del "Premio Cremona" (dove è premiato nell’edizione del ‘39), a cui nel 1940 e nel 1941 segue l’esposizione ad Hannover in quanto artista premiato e segnalato.
In quegli anni Catarsini è presente a esposizioni sia personali, sia collettive in tutta Italia; fra il ’40 e il '50 partecipa per tre volte alla “Biennale di Venezia” (1942, 1948 e 1950) e a cinque edizioni della “Quadriennale di Roma”, dove nel 1948 alla Galleria Po viene allestita anche una sua mostra personale, nel 1951 è a Genova per la “1a Biennale del mare” e di nuovo a Roma nel 1957 con una personale alla Libreria Macchia. Negli anni Quaranta elabora una personale e interessante ricerca denominata “Riflessismo”, che in seguito sfocerà nell’esperienza del “Simbolismo meccanico”.
Dal 1951 fino al 1968 è titolare della cattedra di “Decorazione e disegno musivo” e di “Figura disegnata” all’Istituto d’Arte Stagio Stagi di Pietrasanta. Nel 1971 ottiene la Medaglia d’oro al Salon Babjlone di Parigi per le opere del periodo del “Simbolismo Meccanico”.
Dal dopoguerra inizia la sua collaborazione con quotidiani e riviste letterarie e nel 1968 viene pubblicato il romanzo Giorni neri. Del 1981 la grande personale ordinata da Vittorio Greco a Palazzo Strozzi a Firenze con circa 370 opere. Due anni dopo è la sua città natale ad omaggiarlo con un’ampia retrospettiva e nel dicembre del 1987 il Comune di Milano gli dedica una mostra antologica dal titolo Alfredo Catarsini, sessant’anni di pittura, curata da Angelo Mistrangelo. Nel 1991 l’ultima antologica aperta nelle sale di Palazzo Paolina a Viareggio, che ripercorse tutto l’iter artistico del Maestro.
Catarsini si spense nella sua casa di Viareggio, a due passi dalla Pineta di Ponente, il 28 marzo 1993.