Mi dicono di scrivere. È sabato sera e dovevo uscire. Non ce la faccio. Sono arrabbiata. E profondamente triste. Nel 2022 non si può assistere alla guerra e a tutto quello che comporta. Non si possono vedere padri che vanno a combattere e salutano i piccoli forse per l'ultima volta. Neonati in incubatrice portati in salvo fuori dagli ospedali negli scantinati. Bambini su altalene in mezzo a palazzi distrutti. Genitori che attaccano adesivi col gruppo sanguigno e le informazioni basilari sulle giacche dei figli. Ma soprattutto non posso sopportare che ci si scherzi sopra. I bambini non se lo meritano. I bambini non si toccano. La ciliegina sulla torta (o meglio la mazzata finale) una notizia che spero con tutto il cuore sia falsa. Lanciare giocattoli pieni di esplosivo. Io non ho più parole. Né più lacrime. L'ennesima guerra in cui si distrugge la vita delle persone e si cambia per sempre il futuro dei bambini. E coloro che l'hanno decisa sopravviveranno e vivranno orgogliosi del potere ottenuto. La storia non gli ha insegnato nulla. Spero che i bambini di oggi siano un domani diversi da loro. E possano costruire un mondo di pace dove dal cielo non cadrà nulla di pericoloso.