La tecnica del ricamo ha sempre affascinato l’artista Karin Monschauer permettendole d’interiorizzare la connessione e l’intreccio tra colori e forme. Storicamente questa metodologia, in arabo raqm, permette di creare un disegno di ornamento su un tessuto attraverso l’utilizzo di uno o più fili dalle cromie diverse. La manualità iniziale ha consentito all’artista digitale Karin di ideare, attraverso l’utilizzo di software ideati per l’art design, opere astratte ricche di evoluzioni geometriche connesse reciprocamente grazie a una vasta gamma tonale, suddivisa tra aree calde e fredde. In tale accostamento Monschauer propone linguaggi visivi caratterizzati da ideazioni ottenute tramite fattori quali la pura fantasia, l’esplicito rimando alla natura e le tessiture realizzate da abili maestri antichi e moderni. Proprio quest’ultime rimandano a quei tappeti medio orientali che l’artista Lussemburghese di nascita elabora a livello informatico, per un soggetto diviso tra passato e presente, sempre all’interno della sua produzione. Dal 2015 Karin grazie alla computer grafica ha iniziato il ciclo geometrico e cromatico della sua attuale produzione artistica. Infatti, come da metodologia della computer graphics, la sua non è un’azione artistica tradizionale fatta con pennelli e colori acrilici, perché hardware e software diversi elaborano la sua creatività in lavori dall’alta percettività. La figura-sfondo che Monschauer ottiene, completando pienamente l’opera, va a fornire infinite interpretazioni che vivono simultaneamente. Le realizzazioni digitali vengono stampate in seguito in alta definizione su tela, ottenendo opere dalla diversa dimensione. A dimostrazione di quest’approccio, le sue realizzazioni si caratterizzano da svariati codici che si combinano in universi artificiali fantastici dalla geometria astratta. Gli accostamenti che ne derivano sono sempre puntuali all’interno di un iter creativo, fornendo visivamente all’osservatore una sensazione mai statica. Grazie alla psicologia della Gestalt, si determina una percezione di movimento indotto e di buona continuità. Karin dipinge digitalmente tracce indefinite che ogni essere umano interpreta e segue. Attualmente le sue opere sono presenti permanentemente presso l’European Art Museum, Frederiksvaerk Danimarca, con un’opera e presso il Museo Le Bois Du Cazier, Charleroi Belgio, con quattro opere. In occasione della mostra "L’intreccio ordente dell’arazzo del vivere fra narrato e narrante" presso la Galleria Accademica d’Arte Contemporanea della Città d’Arte Canale Monterano di Roma dal1'8 giugno al 2 luglio 2022 Karin Monschauer ha risposto alle nostre tre domande.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Molto razionale, ogni cosa ha il suo posto nella mia vita.
- Precisa, le forme geometriche e i colori seguono sempre uno schema preciso nei miei dipinti.
- Sensibile ed empatica, riesco a capire le persone senza parlare tanto.
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- Quando ho deciso di dedicarmi a tempo pieno alle mie opere.
- Solo un link socialmente utile
- www.airc.it perché la ricerca sul cancro è molto importante e può salvare molte vite.
SOLO QUALCHE IMMAGINE
per saperne di più su karin monschauer
https://www.karinmonschauer.ch/
il canale youtube di karin monschauer
https://www.youtube.com/channel/UC-vSK3t5Q0aB3DgovGn9i-w
L'intreccio ordente dell'arazzo del vivere Mostra in Galleria Accademica