Ieri era il 25 novembre. Giorni prima mia figlia Vittoria mi aveva chiesto di andare alla manifestazione contro la violenza sulle donne. E che sarebbe stato il caso di portarci anche i gemelli che sono suo fratello e sua sorella. Il fratello aveva una festa e la sorella stava col padre. Rimanevo io. Che sarei potuta andare. Invece ho fatto altro. Di manifestazioni ne ho fatte parecchie in gioventù. Ora queste sono giustificazioni inutili e senza alcun costrutto. Ci sarei dovuta andare. Senza se e senza ma. Oggi è il giorno dopo. Mi ha mandato le foto. Tutte bellissime. Tra cui quella della copertina qui sopra. Io non c'ero. Ma quella mamma con la figlia con i cartelli con la scritta "libera e amata" sarei potuta essere io. Se avessi voluto. Perché volere è potere. Libera e Amata. Anche solo Libera. Libera di essere in quanto persona. Libera di esprimersi. Di parlare. Di vestire. Di scegliere. Di uscire. Di ridere. Di dire no. Di fare le cose desiderate. Di vivere. Questo è il mio augurio alle mie figlie e a tutte le donne. Il giorno dopo.