Save the date! Torna mercoledì 20 dicembre il Premio Louis Braille promosso dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), ospitato per la prima volta a Firenze. Nella storica e suggestiva cornice del Teatro della Pergola si terrà una serata a ingresso libero (prenotazione obbligatoria) con l’obiettivo di diffondere i temi della disabilità visiva ed esprimere riconoscenza alla collettività. Il Premio intitolato all’inventore del rivoluzionario sistema di scrittura e lettura che ha cambiato la vita di milioni di ciechi in tutto il mondo, rappresenta infatti il massimo riconoscimento nazionale rivolto a personalità e organizzazioni che si sono contraddistinte nel sostegno alla piena inclusione delle persone con disabilità visiva.
L’iniziativa, a cui è atteso un parterre di ospiti di prestigio con rappresentanti di istituzioni locali e nazionali, esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’impresa, sarà suddivisa in due momenti: la cerimonia di premiazione, con l’attrice Chiara Francini che presenterà la serata e intratterrà il pubblico con un monologo e a seguire l’attore Neri Marcorè, porterà in scena estratti dallo spettacolo "Gaber, monologhi e canzoni".
“Il mio ringraziamento va a quanti sono impegnati per far rispettare i nostri Diritti e a tutti coloro che partecipano e sostengono ogni giorno le nostre sfide - dichiara il Presidente UICI Mario Barbuto - Un senso di condivisione, arricchito da significati positivi che questa nostra serata diffonde e amplifica”.
La serata prenderà il via alle ore 21 con gli interventi del Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Mario Barbuto, che illustrerà le ragioni del Premio. A seguire il monologo di Chiara Francini e l’attesissimo Neri Marcorè con il suo “Gaber, monologhi e canzoni”.
i partner
La serata si avvale del sostegno di alcuni partner di eccezione. Tra questi la RAI, da anni al fianco di UICI, che quest’anno ha concesso il patrocinio di Rai per la Sostenibilità e sarà media partner garantendo la trasmissione dello spettacolo in differita a ridosso delle festività natalizie; il patrocinio di Pitti Immagine, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze e Comune di Firenze. L’evento si svolge in collaborazione con Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB, Centro Regionale Helen Keller di Messina, Stamperia Regionale Braille di Catania, Biblioteca Italiana per i Ciechi "Regina Margherita" di Monza. Supportano l’iniziativa anche, Fondazione OneSight EssilorLuxottica, Poggi srl, Scen – LetiSmart.
il premio
Giunto quest’anno alla sua XXVII edizione, il Premio Braille è una straordinaria occasione per fare conoscere e diffondere i temi della disabilità visiva ed esprimere riconoscenza alla collettività per l’impegno che ha voluto donare in diversi ambiti della vita quotidiana. Negli anni hanno calcato il palco del Premio Braille Andrea Bocelli, Franco Battiato, Fiorella Mannoia, Renzo Arbore, Violante e Michele Placido, Antonello Venditti, Lino Guanciale e tanti altri. Invece, tra i premiati, Croce Rossa Italiana, Ferrovie dello Stato, Nilde Iotti, Candido Cannavò, Vodafone Italia, Apple, Oliviero Toscani, Zanichelli Editore, Radio Rai, LE IENE, Inter e Milan, Nicola Zingaretti, Poste Italiane, Andrea Camilleri, Banca d’Italia e nel 2020 in occasione del Centenario un Premio Braille speciale al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’UICI
Fondata a Genova nel 1920, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, da 103 anni, opera in tutta Italia a supporto delle persone cieche, ipovedenti e con disabilità plurime. Promuove l’uguaglianza dei diritti, l’accessibilità e l’inclusione sociale, l’autonomia e la mobilità. Sono circa 40.000 i soci in tutta Italia dai più piccoli ai più anziani per i quali progettiamo ed eroghiamo quotidianamente servizi che possano migliorare la qualità di vita; 106, invece, le sedi territoriali e 20 quelle dei consigli regionali; oltre un milione di ore di attività ogni anno dedicate; 1600 volontari che supportano quotidianamente il nostro lavoro immenso lavoro.