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tre proposte di lettura di Armando Editore: FEDERICO BOFFI LUCARELLI – GRAZIA LA CAVA, FRANCO FERRAROTTI e VIRGILIO PACIONI

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FEDERICO BOFFI LUCARELLI – GRAZIA LA CAVA SCIENZA E GIUSTIZIA. La dinamica della scena del crimine

Prefazione di Alessandro Crini

Spesso chi è deputato alle decisioni, in qualunque settore della vita sociale, non ha specifiche conoscenze scientifiche, ma è sui risultati di elaborazioni scientifiche che a volte si deve affidare. Questo libro affronta il problema di dover esprimere una valutazione sociale e funzionale in conseguenza del risultato di una ricerca scientifica o elaborazione tecnica, da parte di chi non abbia alcuna competenza nel settore. L’attenzione è qui focalizzata sulle determinazioni giudiziarie relative ad uno specifico accertamento tecnico, quello della “dinamica della scena del crimine”. L’utilizzo della logica, applicata nell’interpretazione di casi giudiziari reali, tra cui il caso Scieri, il caso Drago e via Fani, ma che in ogni aspetto della nostra vita quotidiana, dalla Politica all’Economia, dovrebbe tornare ad avere un ruolo predominante, è il tema portante di questa pubblicazione.

Federico Boffi-Lucarelli è un Fisico, Dottorato di Ricerca in Biofisica, proveniente dalla scuola di Fisica della Sapienza di Roma. Dopo 9 anni di attività accademica, con 16 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, dal 2003 entra nei ruoli dei Funzionari e Dirigenti tecnici della Polizia di Stato. Ha diretto le Sezioni di Balistica e Residui dello Sparo e l’U.A.C.V. (Unità Analisi del Crimine Violento) del Servizio Polizia Scientifica maturando una fondamentale esperienza nello studio della dinamica della scena del crimine, trattando direttamente o indirettamente oltre 1000 casi di varia natura penale.

Grazia La Cava è laureata in Ingegneria Civile indirizzo Trasporti ed è Dottore di Ricerca in Ingegneria delle Infrastrutture Viarie. Autore di due libri e di oltre 50 articoli scientifici su temi inerenti sicurezza stradale e incidentalità. Membro per oltre un decennio di comitati scientifici per congressi internazionali di ricerca e didattica Universitaria e Master di ambito trasportistico e sicurezza stradale. Perito di ufficio e Consulente Tecnico, anche di parte, in oltre 1000 cause civili e penali (1999/2023) in ricostruzione di dinamiche e di scenari di eventi (incidenti stradali, sul lavoro e precipitazioni). Ispettore di sicurezza del Ministero Infrastrutture e Trasporti per la rete autostradale TEN ai sensi dell’art. 6 direttiva 2008/96/CE” del D.Lgs 35/2011. Esperto Tecnico per la certificazione dei requisiti della Norma UNI ISO 39001/2016 “Sistemi di gestione per la Sicurezza Stradale”.

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FRANCO FERRAROTTI "LA CITTÀ TRANSNAZIONALE"

Un testo che si collega al volume Verso un mondo post-urbano e policentrico (Armando Editore, 2023) ampliandone e approfondendone la riflessione. Franco Ferrarotti ragiona sull’aggregazione urbana di domanda, dove “il vissuto quotidiano è destinato a superare, se non a far dimenticare, – così ardentemente spero – le differenze razziali e culturali”. Nell’ottica dell’autore, “ci attende un mondo in cui potrà, forse, affermarsi la comune umanità degli esseri umani o quantomeno compiere un primo passo verso l’ardua transizione dall’hominitas all’humanitas”.

Prologo. Nella situazione planetaria di oggi, l’idea della città transnazionale induce a pensare a New York, la metropoli diventata megalopoli e, per nostra fortuna e, contrariamente a quanto temeva Lewis Mumford, non ridotta a necropoli. Di fatto, New York non è l’America, non corrisponde ad alcuno degli Stati Uniti, ma ne è, al più, l’anticamera: New York è ancora Europa, ma sta diventando sempre più Asia e Africa. New York è la prima realtà del pianeta Terra autenticamente multietnica, multilinguistica, multireligiosa, dalla «little Italy» di Mulberry Street e dal Village, con Mercer Street e la New York University, con Eliot Freidson e Wolf Hydebrand, fino alla quiete lussuosa di Park Avenue, alla Public Library della 42ᵐᵃ strada e Fifth Avenue, con il Graduate Center della CUNY (City University of New York), con Alfred McClung Lee, Benjamin Ringer e Joe Bensman, e al campus della Columbia University, con Robert K. Merton e Daniel Bell, a due passi da quello che un tempo era lo slum dei neri per antonomasia, Harlem, oggi sostituito dal Bronx. A New York certi gruppi etnici, ancora relativamente compatti, si dividono il mercato: gli indiani dominano quello delle edicole con i giornali e le riviste; ai coreani toccano gli ortofrutticoli; gli irlandesi, da tempo, favoriti anche dal loro inglese, la polizia. Nell’aggregazione urbana di domani il vissuto quotidiano è destinato a superare, se non a far dimenticare, – così ardentemente spero – le differenze razziali e culturali. Ci attende un mondo in cui potrà, forse, affermarsi la comune umanità degli esseri umani o quantomeno compiere un primo passo verso l’ardua transizione dall’hominitas all’humanitas e acquisire la piena consapevolezza della fondamentale unità della famiglia umana.

Franco Ferrarotti è professore emerito di Sociologia all’Università di Roma «La Sapienza», vincitore del primo concorso bandito in Italia per questa materia. Fra i fondatori del «Consiglio dei Comuni d’Europa» nel 1949 a Ginevra; già responsabile dei «Facteurs Sociaux» all’OECE, ora OCSE, a Parigi; deputato indipendente per la III Legislatura; fondatore, con Nicola Abbagnano, dei Quaderni di sociologia nel 1951; co-fondatore dell’Istituto di Scienze sociali di Trento nel 1962; dal 1967 dirige La critica sociologica; nel 1978 nominato «directeur d’études» alla Maison des Sciences de l’Homme a Parigi; insignito del premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei il 20 giugno 2001; nominato Cavaliere di Gran Croce l’11 novembre 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

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VIRGILIO PACIONI "PLATONISMO E ANTIPLATONISMO IN AGOSTINO D’IPPONA"

Presentazione di Giuseppe Balido

Il volume Platonismo e antiplatonismo in Agostino d’Ippona è il risultato di un lavoro che ha avuto di mira una ricerca costantemente orientata ad approfondire il rapporto del pensiero agostiniano con quello platonico e neoplatonico. Il criterio seguito nel raccogliere in un volume i saggi – alcuni inediti, altri riesaminati o rielaborati – rispecchia l’ordine ideale seguito dall'Autore nella frequentazione pluriennale degli scritti di Agostino e degli esponenti più autorevoli del platonismo e del neoplatonismo. Due temi di fondo vengono evidenziati: l’Ipponense, ispirato dalla fede cristiana, porta alla luce, già nei primi Dialoghi, la nozione di Dio personale e creatore. Inoltre mette in evidenza delle novità riguardanti l’antropologia: il modello antropologico utilizzato da Agostino sin dal secondo dialogo intitolato De beata vita è ispirato non a Plotino o a Porfirio, ma a M. T. Varrone, esponente latino della filosofia di Antioco di Ascalona.

VIRGILIO PACIONI è professore emerito di Patrologia e di Filosofia presso l’Istituto Patristico Augustinianum della Pontificia Università Lateranense, dove ha insegnato per venticinque anni filosofia agostiniana. È uno dei principali esperti del pensiero di Agostino d’Ippona. Negli Anni Accademici 1992 – 1993 è stato Visiting Professor per due trimestri presso l’Università Cattolicadi Nairobi (Kenya). Ha scritto numerosi articoli sulla filosofia agostiniana. Fra le sue pubblicazioni si segnalano in particolare: L’unità teoretica del De ordine di S. Agostino, Roma 1996; Agostino d’Ippona Prospettiva storica e attualità di una filosofia, Milano 2004 (tradotto in inglese col titolo Augustine of Hippo. His Philosophy in a Historical and Contemporary Perspective, London UK 2010; in spagnolo col titolo Agustìn de Hipona. Perspectiva històrica y actualidad de una filosofìa, Madrid 2012).

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