Il paesaggio della Gioconda. Storia di una ricerca di SILVANO VINCETI
Dopo anni di ricerca Silvano Vinceti è riuscito a individuare con esattezza i luoghi rappresentati nel più famoso quadro di Leonardo. La scoperta ha destato attenzione in tutto il mondo. Sono usciti importanti servizi tra cui Rai News 24, Sky, Tg5, Italia 1, TGCom, CNN, CBS, Le figarò solo per citarne alcuni. Il libro Il paesaggio della Gioconda racconta l’affascinante ricerca condotta da Silvano Vinceti che porta all'identificazione del paesaggio raffigurato alle spalle della celebre opera di Leonardo da Vinci. Grazie a studi approfonditi e all’analisi dettagliata del dipinto, l’Autore giunge alla conclusione che il paesaggio potrebbe essere ispirato da una catena montuosa e un piccolo specchio d'acqua situati nel territorio del comune di Moncenisio. Attraverso una narrazione coinvolgente e ricca di dettagli storici e artistici, il libro traccia il percorso seguito da Vinceti nella sua ricerca, svelando al lettore nuove prospettive sul capolavoro di Leonardo. Grazie a questa scoperta, si apre uno scenario affascinante che permette di approfondire la conoscenza dell’opera e dell'artista, offrendo una nuova chiave di lettura del famoso dipinto e della sua incredibile complessità. Un libro che appassionerà gli amanti dell'arte e della storia, portando alla luce nuove prospettive e stimolando la curiosità e l’immaginazione.
SILVANO VINCETI scrittore, autore e conduttore televisivo in Rai di programmi storico-culturali. È Presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Ambientali e Culturali. Ha concluso felicemente la ricerca dei resti mortali della modella della Gioconda.
Essere coscienza vertigine di SILVIO MARESCA
L’esaltazione occidentale della “presenza”, di una razionalità lucida e di una piena autocoscienza, l’aspirazione a una visione oggettiva, chiara, distinta e incontrovertibile del reale, finiscono per corrodere le stesse basi della razionalità, della consapevolezza e della socialità, per disgregarsi ed essere travolte da radicalismi, tribalismi, conflittualità, perdita di valori collettivi. Le stesse discipline personali di intensificazione dell’attenzione e di mindfulness sono un estremo tentativo di radicamento e ancoraggio a una realtà sempre più instabile, liquida, destrutturata; è certamente bene che le capacità di focalizzazione e consapevolezza siano educate e migliorate; ma un eccesso di enfasi su tali aspetti rischia di esaltare l’autoreferenzialità e di far perdere il contatto con il mondo.
SILVIO MARESCA (1961), fino al 2021 ceo della Bluserena S.p.A. e amministratore delegato della Carlo Maresca S.p.A., è ora amministratore delle Terme di Torre Canne, e ceo di diverse società operanti nel settore turistico. Nel campo del non profit è fondatore di Etipublica, lavora all’inserimento di migranti e soggetti “vulnerabili” nel mercato del lavoro (AEL – Agenzia Etica per il Lavoro), opera per la valorizzazione e promozione di giovani artisti (con YAG, Young Art Gallery), e partecipa alla fondazione Openpolis. Con Armando Editore ha pubblicato Socialtotalitarismo (2021); Doppiezze dell’Occidente (2022) e La tragedia dei beni privati (2023).
Quisquiliae e verità di CLAUDIO MARZORATI
Fabrizio a 42 anni perde improvvisamente, nell’arco di una mattinata, tutte le certezze che gli avevano dato stabilità e tranquillità; lavoro, moglie, casa e mezzi di sostentamento. La sua forza interiore e la sua innata volontà di agire gli permettono però, fin da subito, di risollevarsi voltando pagina e di proiettarsi verso un avvenire di successo personale e sociale ma in una nuova consapevolezza di libertà interiore da qualsiasi conformismo. Durante la vicenda assistiamo a fatti drammatici, talvolta comici e ad un bisogno del protagonista di scavare dentro sé stesso per trovare la sua personale “verità”. Il lettore scoprirà strada facendo le motivazioni del titolo Quisquiliae e verità vivendo intensamente le emozioni di Fabrizio, fino a giungere ad un finale sereno e rassicurante.
Incipit. Mi trovavo sul marciapiede sotto casa ad attendere il taxi, probabilmente l’ultimo della mia vita. Vestito, forse ancora per poco, in maniera ricercata, potevo sembrare lo stesso professionista di sempre, rispettato e di gradevole aspetto. La titolare della camiceria di fronte mi rivolse un luminoso saluto carico di considerazione e simpatia mentre la tragica realtà, ben diversa dalle apparenze, era celata nel profondo del mio animo e ribolliva provocandomi violente palpitazioni cardiache. Intanto, arrivato il taxi, meccanicamente, senza avere una méta né un vero impegno od obbiettivo da perseguire, dicevo con voce incolore all’autista: «Buongiorno, per favore mi porti in piazza Duomo angolo via Mazzini». «Va bene se la lascio poco più avanti, direttamente in piazza dove c’è il nostro posteggio? Sa, sulla Mazzini non c’è spazio e poi passa il tram che deve girare in via Orefici». «Ok, faccia come crede» risposi totalmente incurante della sua garbata richiesta, mentre la macchina si muoveva agilmente tra le più eleganti vie di Milano e il caro paesaggio urbano, con le vetrine scintillanti, i portici, i monumenti, le aiuole fiorite, i tram colorati, scorreva rapido intorno a me distorcendosi fino ad annebbiarsi per l’incalzare delle lacrime gonfie, ma non ancora cadute, che mi riempivano gli occhi. Quella mattina, al mio risveglio, non avrei certo potuto immaginare di essere in procinto di vivere la giornata più sconvolgente della mia vita.
CLAUDIO MARZORATI, nato a Milano da genitori pianisti, svolge attività concertistica come violinista. Si dedica anche alla scrittura e in tale campo ha ottenuto importanti riconoscimenti. Ha pubblicato: nel 2003 la raccolta di fiabe Buonanotte Sofia, nel 2012 quattro fiabe vengono rappresentate con commento musicale di Milena Salerno, nel 2017 ha pubblicato una fiaba premiata al Concorso Historica edizioni, nel 2021 è uscito il suo romanzo Collegamento, che nel 2022 ha ricevuto una menzione d'onore al Premio letterario “Peppino Impastato” e nel 2023 è stato tradotto in inglese.
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