Le prime due uscite per "I LIBELLI. Informare, riflettere, dibattere" di Armando Editore
Armando editore porta in libreria la nuova collana I LIBELLI. Informare, riflettere, dibattere. Con interventi di autori impegnati nei più diversi campi disciplinari la collana propone testi argomentati che in poche pagine cercano di offrire alcune risposte a questioni importanti e ineludibili dell’attualità. Libelli è uno spazio di informazione e di approfondimento per chi crede che la prevalenza dell’argomentazione razionale sull’opinione urlata sia il fondamento del vivere civile e delle nostre libertà democratiche. Ecco le prime due uscite!
"LA COMUNICAZIONE MANIPOLATA. Rischi e inganni" di Anna Oliverio Ferraris
In un mondo dove la comunicazione è pervasiva, non soltanto dobbiamo imparare a comunicare in modo efficace, ma anche saper evitare trabocchetti e inganni. Materia multiforme, la comunicazione si presta a molti usi, alcuni onesti, altri ingannevoli. Poiché i manipolatori di professione si avvalgono di strategie psicologiche raffinate per indirizzare le nostre scelte, sta a noi riconoscere e smontare i loro trucchi. Con l’aumentare delle persone non manipolabili si contrae anche il numero dei manipolatori, un passaggio indispensabile per ogni democrazia degna di tale nome.
Anna Oliverio Ferraris si è formata a Torino, dove ha iniziato il suo percorso universitario ed è stata professore ordinario alla facoltà di Psicologia della Sapienza di Roma, dove ha insegnato Psicologia dello sviluppo e Psicologia sociale. Uno dei suoi temi di interesse è la comunicazione nelle sue diverse sfaccettature, in particolare nei media. Al suo attivo in quest’ambito: Insegnare la tv (Valore Scuola; 1994), Tv per un figlio (Laterza; 1995, 1998, 2004), Grammatica televisiva (R. Cortina; 1997), La macchina della celebrità (Giunti; 1999), Chi manipola la tua mente. Vecchi e nuovi persuasori (Giunti; 2010, 2016).
"CHI VUOLE ANCORA GLI INSEGNANTI?" di Philippe Meirieu
Traduzione e Prefazione di Enrico Bottero
Oggi non ci sono abbastanza insegnanti. Tra riforme sbagliate e promesse non mantenute, nel corso degli anni la professione docente è stata ridotta a compiti sempre più esecutivi, dunque, di fatto, screditata. Dopo decisioni politiche e discorsi pubblici che hanno contribuito a creare un problema che ora è diventato strutturale, è urgente ricordare a tutti il significato e il valore di questa professione. È in gioco la capacità dei nostri figli di scoprire ciò che libera e ciò che unisce, e quindi il futuro della nostra democrazia.
Philippe Meirieu è professore emerito di Scienze dell’Educazione presso l’Università Lumière Lyon 2. È autore di libri tradotti in tutto il mondo. Ha insegnato in Francia in quasi tutti gli ordini di scuola, ha guidato molte ricerche e ha partecipato all’elaborazione di importanti riforme scolastiche nel suo Paese. Ha anche operato assiduamente nella formazione iniziale e in servizio degli insegnanti. È stato vicepresidente della Regione Rhône-Alpes con delega per la formazione permanente e l’avviamento al lavoro. Oggi è vicepresidente dei CEMEA francesi, uno dei principali movimenti di educazione popolare. Presso l’editore Armando ha pubblicato Quale educazione per salvare la democrazia? (2023) e Una scuola per l’emancipazione (2019).
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