La cura della solitudine, le nuove marginalità dei ragazzi, la testimonianza del figlio di Alberica Filo della Torre sul Giallo dell'Olgiata e la malagiustizia (Armando)
"LA CURA DELLA SOLITUDINE" di STEPHEN BUETOW - DOMENICO BOVE - ROCCO MARIO BOVE
Questo libro innovativo fornisce una nuova analisi concettuale della solitudine, una condizione associata a gravi conseguenze per la salute, tra cui l’aumento della morbilità e la morte precoce. Sostenendo che la connessione sociale non è l’unica risposta, esplora i percorsi per trasformare la solitudine in una sana capacità di star soli. La prima parte del libro attinge alle discipline umanistiche e artistiche, tra cui la psicologia, la filosofia e la letteratura, per analizzare il problema comune e potenzialmente grave della solitudine. La seconda parte del libro analizza come l’assistenza sanitaria centrata sulla persona possa aiutare le persone a trasformare la solitudine in una condizione sana. Questo libro stimolante offre a studenti, medici e operatori di diversi settori dell’assistenza sanitaria e sociale un nuovo modo di pensare, ricercare e praticare con le persone sole.
STEPHEN BUETOW è professore associato di medicina generale e assistenza sanitaria primaria presso l'Università di Auckland, Nuova Zelanda. È redattore associato del Journal of Evaluation in Clinical Practice e della European Journal of Person Centered Healthcare.
DOMENICO BOVE. Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuta, Esperto in Analisi del Comportamento, Psicopedagogista dell'Educazione e della Formazione, Direttore Scientifico del Centro Studi FUSIS: Associazione per la Ricerca Scientifica in Neurologia e Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza con sede in Caserta.
ROCCO MARIO BOVE. Specialista in Neurologia, Neuropsichiatria Infantile e Farmacologia, Psicoterapeuta, già docente di Igiene Mentale e Psichiatria Infantile nella Facoltà Medica del Secondo Ateneo di Napoli.
"I MALAMENTE" di VINCENZA PALMIERI, ELEONORA GRIMALDI
Cosa si può e si deve fare per evitare il ricorso incondizionato alle case famiglia, l'accanimento diagnostico e per impedire che ai giovani a rischio vengano somministrate terapie psicofarmacologiche spesso non necessarie? Il libro dà uno spaccato esaustivo della legislazione inerente i giovani che vengono inquadrati dalla società come rei o malati. I “Malamente” sono ragazzi fuori dai margini dell’ascolto, allontanati da una scuola che rinuncia ad attivare un adeguato recupero didattico mirato, costretti o decisi ad avviarsi verso una carriera di devianza prima e di malattia dopo.
VINCENZA PALMIERI, docente di diritto minorile CREG (Centro ricerche economiche e giuridiche Università di Tor Vergata Roma), Ambasciatrice per i Diritti Umani e per la Pace nel mondo, è il fondatore della Pedagogia Familiare e dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, che presiede. Da quarant’anni si batte contro l’abuso diagnostico e la Filiera Psichiatrica. Consulente Tecnico di Parte, è impegnata per la restituzione alle proprie Famiglie di migliaia di Bambini ingiustamente sottratti attraverso provvedimenti autoritativi. Con Armando Editore è autrice di svariati best seller, tra cui La Filiera Psichiatrica in Italia - da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del Coronavirus (2020), Manuale di Pedagogia Familiare - Aiutare le Famiglie a casa loro (2022), Non so se sai… di Bibbiano - la grande battaglia del Popolo dei Diritti Umani (2023).
ELEONORA GRIMALDI, avvocato, esperta in Diritto Penale e Penale Minorile, Diritto di Famiglia, Mediazione Penale Minorile e Mediazione Familiare. Socio sostenitore di Amnesty International dal 1999. Nel 2002 svolge attività di collaborazione e ricerca per la Corte di Giustizia Europea. È docente e coordinatore di corsi di formazione nel settore del diritto di famiglia, diritto penale e penale minorile presso l’Inpef.
FRANCESCO MIRAGLIA, Avvocato del Foro di Madrid, nonché Fondatore dello Studio Legale Miraglia, esperto in materia penale, diritto di famiglia e minorile, mediatore penale, mediatore criminale e intelligence nell’investigazione; Direttore di Master (INPEF-Roma). Nelle nostre edizioni ha pubblicato: Mai più un bambino (con A. Guidi e V. Palmieri - 2013), I Malamente (con E. Grimaldi e V. Palmieri - 2024), Papà... portami via da qui (con V. Palmieri - 2015), Bambini prigionieri (con V. Palmieri - 2020), L’avvocato dei bambini (2021), Ci sono anch’io - La disabilità è una dimensione della diversità umana (con D. Vita - 2022).
"ALBERICA FILO DELLA TORRE: UNO SCANDALO ITALIANO" di FABRIZIO PERONACI – MANFREDI FILO DELLA TORRE
Una contessa strangolata nella sua villa, un assassino scaltro e imprendibile, i gioielli scomparsi e uno 007 sulla scena del crimine. Fu il delitto-show che segnò un’epoca, noto come “giallo dell’Olgiata”, il comprensorio extralusso alla periferia nord di Roma dove il 10 luglio 1991 fu uccisa la contessa Alberica Filo della Torre, moglie di un affermato costruttore. Un terzo di secolo dopo Manfredi Mattei, primogenito della nobildonna, affida il suo j’accuse alla penna del giornalista investigativo Fabrizio Peronaci. Una galleria degli orrori ambientata ai tempi di Tangentopoli e scandita da errori nelle indagini, protagonismo degli inquirenti, spreco di denaro pubblico e innocenti messi alla gogna. Avvincente come un romanzo e circostanziato come un dossier-denuncia, questo libro evidenzia le distorsioni del sistema giudiziario e impone una seria autocritica al mondo dell’informazione.
FABIO PERONACI, giornalista e scrittore, lavora da oltre trent’anni al Corriere della Sera, nella sede di Roma, dove è capo della redazione online. Ha seguito da cronista i principali gialli ambientati nella capitale. Ha pubblicato una decina di libri-inchiesta su cold case e misteri di Stato ed è uno dei massimi esperti del caso Orlandi-Gregori. Considera il giornalismo libero e coraggioso punto di forza di una democrazia.
MANFREDI FILO DELLA TORRE, immobiliarista e finanziere, è presidente della Fondazione Alberica Filo della Torre, attiva dal 2012 per sostenere la cultura dell’investigazione forense. Seguendo le orme di suo padre, Pietro Mattei, che ha contribuito all’individuazione dell’assassino di sua madre, Manfredi si batte perché venga riconosciuta la responsabilità di chi commette errori gravi in ambito giudiziario.
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