Oggi è una domenica particolare, l'ultima dell'anno scolastico, l'ultima che tutti noi, grandi e piccoli, passiamo con gli amici di Roma prima delle vacanze. Prima dei mesi estivi nel buen retiro umbro. E diamo per scontato che al rientro troveremo tutto e tutti come li abbiamo lasciati. E invece tanto scontato non è, la vita a volte ti mette davanti a delle tragedie improvvise. E pensi che potrebbero capitare anche a te. E io forse non ho detto le cose che dovevo dire. E non ho fatto le cose che dovevo fare. E non ho abbracciato abbastanza. E non ho riso abbastanza. E non ho pianto abbastanza. E non ho fatto pace prima di andare a dormire, non ci si dovrebbe abbandonare all'abbraccio di Morfeo senza aver chiarito, senza aver fatto pace se si è litigato. E mia figlia, di fronte ad evento inaspettato e dolorissimo, la morte della mamma di una sua compagna di scuola, mi ha detto, fra mille lacrime, pensa se la sera prima avevano litigato e ora non possono più fare pace. Ecco. Pensa. Non ho risposte. Ma solo tanto amore e tanta gratitudine per il semplice fatto di essere ancora viva. E penso che d'ora in poi cercherò di fare pace con Vittoria, e con chiunque avrò avuto un litigio o una incomprensione, prima di andare a dormire. Buona domenica.
SOLO TRE PAROLE
- Pace
- Vittoria
- Vita