Viaggio: 'giro attraverso luoghi o paesi diversi dal proprio, con soste e permanenze più o meno lunghe, allo scopo di conoscere, istruirsi, sviluppare o consolidare rapporti, divertirsi' è la definizione da dizionario numero due, quella che preferisco e che si differenzia notevolmente dalla prima 'trasferimento da un luogo a un altro, effettuato con uno o più mezzi di trasporto'. La preferisco, ça va sans dire, perché rispecchia tutto ciò che la parola viaggio significa per me. Potrei aggiungere anche altri verbi, ad esempio evolversi, crescere, scoprire, cercare, imparare e via dicendo... nella mia esperienza il viaggio non è stato mai un semplice spostarsi da un luogo all'altro. Ogni volta sono tornata diversa da quella che ero, nel bene e nel male. Mai uguale. Non torni uguale a come eri prima di partire. Il viaggio è sempre un'esperienza che ti arricchisce umanamente, se viaggi con la mente aperta e accetti la diversità di paesaggi, usi e costumi, cibi, modi di pensare, stili di vita. Se parti per un paese lontano e ti porti gli spaghetti nella valigia, o i detersivi per pulire dove andrai, non potrai mai conoscere veramente il luogo dove stai andando. Ci vuole spirito di adattamento e una buona dose di leggerezza per viaggiare, per spostarsi no. Ci vuole curiosità, intelligenza, rispetto, anche un pizzico di furbizia per stare bene in un luogo sconosciuto, per spostarsi no. Direi che ci sono due tipi di viaggio: quello fisico, per cui ti sposti ma a volte è come se sei rimasto fermo, e quello mentale, per cui anche se stai fermo sei andato lontanissimo. Spesso mi definisco così: dove mi metti sto bene, se sto bene con me stessa. Alla fine non è importante il posto, ma in che modo ci stiamo in un posto. Viaggiando fisicamente o mentalmente. Buona domenica viaggiatori!
SOLO TRE PAROLE
- Viaggio
- Apertura mentale
- Spostamento