Ultimamente mi capita spesso di confrontarmi con realtà molto diverse dalla mia. Non farò una distinzione sui vari tipi di diverso ma sul modo di rapportarsi al diverso. A tante persone piace, alcune lo accettano incondizionatamente, altre ne sono spaventate. Ho già espresso la mia totale avversione ai pregiudizi e alla paura, di conseguenza tendo ad accettare, a non giudicare e a lasciare liberi gli altri di essere come sono. Penso che la libertà di pensiero, di culto, di opinione politica, di stile di vita, di amore, di scelta sia la base della nostra esistenza e vada rispettata. Ovviamente entro certi limiti, nel momento in cui la libertà diventa nociva e distruttiva per il prossimo allora smette di essere tale, si trasforma nella negazione della libertà altrui. Alcune persone tendono a mettere le etichette, a classificare secondo il loro metro di giudizio, a guardare dall'alto in basso qualcuno solo perché ha un altro colore di pelle, un differente orientamento sessuale, una qualche patologia fisica che non rientra nella 'norma', uno stato sociale diverso. A volte addirittura si passa dal brutto sguardo alle brutte parole, dalle brutte parole alle brutte azioni. Ecco quel tipo di libertà lo giudico sì, e credo che non vada assolutamente tollerato. Parafrasando una celebre frase di Charles Evans Hughes: "Quando neghiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi". Buona libera domenica a tutte/i.
SOLO TRE PAROLE
- Libertà
- Diversità
- Comportamento