Francesco Mirarchi si è diplomato al liceo artistico a pieni voti e ha subito iniziato a lavorare nel campo dei ritratti a matita e a carboncino. Poi per tantissimi anni ha abbandonato l’attività artistica dedicandosi agli studi musicali. Si è laureato in tre diversi conservatori e ha intrapreso la carriera sia concertistica che didattica, insegna nella scuola pubblica. Negli ultimi 4 o 5 anni ha ripreso l’attività artistica figurativa, ricominciando con il genere ritrattistico, ha seguito corsi importanti e ora si sta orientando verso la pittura iperrealista. Ha già al suo attivo alcune mostre, tra cui una nella chiesa di San Paolo entro le mura in via Nazionale a Roma che ha riscosso un ottimo consenso da parte del pubblico. Ha partecipato a diverse collettive ed è presente su alcuni cataloghi di prestigio. Sta frequentando corsi e facendo una ricerca per acquisire una sua identità sempre nel campo dell’arte figurativa. L’abbiamo incontrato presso la Sala Cavour (Parlamentino) del Palazzo dell’Agricoltura in occasione dell’evento ‘Musica Versando (la Poesia incontra la Musica, la Musica incontra la Poesia), durante il quale ha accompagnato con le sue note la lettura delle poesie di Stefano Corazza e ha inaugurato la sua personale ‘Percorso nell’arte figurativa’. Oltre a rispondere alle nostre tre domande e a spiegarci il suo stile pittorico Francesco Mirarchi ci ha parlato della sua attività nel sociale, in passato ha fatto parte di associazioni di volontariato che si occupano di disabilità.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Impegnato (nel senso che mi impegno nello studio e nel lavoro)
- Determinato
- Curioso
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- La nascita dei miei figli.
- Solo un link socialmente utile
- Non uno ma tutti quelli che si occupano di cultura, salute e ricerca.
per saperne di più su francesco mirarchi
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