'Tutti Pazzi a Tel Aviv', terzo lungometraggio del regista palestinese Sameh Zoabi, è stato presentato in Concorso all’ultimo Festival di Venezia nella sezione Orizzonti e il protagonista Kais Nashif ha vinto il Premio come Miglior attore. Il film, interpretato da Kais Nashif, Lubna Azabal, Maisa Abd Elhadi, Nadim Sawalha, Salim Dau, Yousef 'Joe' Sweid, Amer Hlehel e distribuito in Italia da Academy Two, è una commedia che unisce l'intelligenza al divertimento centrando l'obiettivo di far riflettere lo spettatore su un tema, il difficile rapporto fra palestinesi e israeliani, non solo attuale ma anche riconducibile ai tanti conflitti in corso tra differenti realtà, grandi e piccole. Una trama giocata tra vita vera e finzione in cui l'esistenza dei protagonisti procede di pari passo con la seguitissima soap opera 'Tel Aviv brucia' in cui Salam, un affascinante trentenne palestinese che vive a Gerusalemme, fa l'assistente ai dialoghi per una notissima e prodotta a Ramallah. Ogni giorno, per raggiungere gli studi televisivi, Salam deve passare attraverso un posto di blocco israeliano. Qui incontra il comandante incaricato del posto di blocco, Assi, la cui moglie è una fedelissima fan della soap opera. Per impressionare la moglie, Assi si fa coinvolgere nella stesura della storia della soap ambientata a a Tel Aviv nel 1967. Definito da Badtaste "Woody Allen in Cisgiordania" e da Variety "una commedia geniale" il film coinvolge lo spettatore affrontando temi molto seri con brio e leggerezza e, anche se certi conflitti sono destinati a non risolversi mai, sarebbe bello superare i confini attraverso una soap opera, continuando a vivere, amare e ridere sul set e nella vita reale.
SOLO TRE AGGETTIVI
- Intelligente
- Brioso
- Alleniano