Non so il motivo, ma sono circondata da persone che mi dicono quello che devo fare. Da sempre. Amici, parenti, ora pure i figli. Fai così, fai colà, come fare questo, come fare quello, cosa dire e cosa non dire. Non si limitano al presente, hanno da dire la loro pure su eventi passati. Si vede che attiro consigli, indicazioni e suggerimenti non richiesti. Viceversa tendo a farmi i fatti miei. Ognuno ha diritto di fare quello che sente, nei limiti del buonsenso e senza arrecare danno al prossimo. Di solito poi chi giudica e sputa sentenze è talmente occupato a parlare che non fa. E non facendo non può sbagliare. Mai. Ah io, anche se non sembra, faccio un sacco di cose. E sbaglio, lo so da me. A volte imparo dai miei errori, a volte ci ricasco. Come già ho detto, la perfezione non mi appartiene e non la desidero. C'è quell'immagine delle matite, una rotta e due nuove, che gira sui social con una scritta il cui concetto è più o meno questo: "facile essere perfetti se non si è fatto niente". Dal basso della mia imperfezione ringrazio tutti coloro che invece mi sostengono e qualche volta mi dicono brava o grazie. Ma soprattutto li ringrazio perché mi accettano per come sono senza cercare di cambiarmi.
SOLO TRE PAROLE
- Matita
- Perfezione
- Fare