"Quando non potrai camminare veloce, cammina. Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però, non trattenerti mai!" (Madre Teresa di Calcutta). Automobili, moto, treni, navi, aerei: mezzi di trasporto che ci portano velocemente da un posto all'altro. Vicino o lontano. Siamo rimasti in pochi ad andare a piedi. A camminare. Camminando (possibilmente senza distrazioni tecnologiche) pensiamo, riflettiamo, osserviamo, riscopriamo una dimensione perduta di tempo e spazio, rivalutiamo la lentezza, ci accorgiamo che la destinazione perde importanza di fronte al percorso fatto per raggiungerla. I nostri piedi ci portano, passo dopo passo, dove volevamo e, a volte, dove non credevamo di poter arrivare. Non so se ci avete fatto caso, ma le lunghe camminate calmano le tempeste interiori, inducono a vedere il paesaggio esteriore e il nostro intimo con occhi diversi, da un altro punto di vista. Mentre camminiamo non abbiamo bisogno di nulla, giusto un po' d'acqua se le condizioni lo richiedono. Mentre camminiamo possiamo incontrare altre persone e parlarci dal vivo, guardandole negli occhi. Mentre camminiamo possiamo ritrovarci se ci eravamo perduti, o perderci per arrivare dove non sapevamo di voler essere.
SOLO TRE PAROLE
- Piedi
- Cammino
- Arrivo