Le parole uccidono. O ci vanno vicino. Le parole feriscono. Spesso più dei gesti. Le parole, certe parole, dette in un momento di rabbia o di disperazione, fanno tanto male. Ti ritornano in mente. Ti risuonano dentro. Cerchi di non pensarci ma poi eccole lì. Urlate o dette sottovoce in fondo il risultato non cambia granché. Io mi salvo. Perché non parlo. Credo che se dessi voce ai miei pensieri negativi nel momento esatto in cui li penso succederebbe l'inimmaginabile. Neanche voglio pensarci. La mia nonna mi diceva sempre "conta fino a 10 prima di parlare". La mia mamma "non è quello che dici ma come lo dici". La mia soluzione è il silenzio. Fa meno danni. Vigliaccheria? Probabile. In tempi di parole dette e scritte ovunque e per la qualunque credo sia più produttivo il silenzio. Tanto dal tuo sguardo di chi ti conosce capisce. Eccome se capisce. Ogni tanto stiamoci zitti. E guardiamoci negli occhi. Chissà, forse andrà tutto meglio. O forse no. Ma almeno quelle brutte parole non risuoneranno nella nostra mente.
SOLO TRE PAROLE
- Parole
- Silenzio
- Conseguenze