"Qualcosa di meraviglioso", diretto da Pierre-François Martin-Laval e interpretato da Isabelle Nanty, Gérard Depardieu, Assad Ahmed, Mizanur Rahaman, Sarah Touffic Othman-Schmitt è distribuito in Italia da Bim Distrinuzione. Il film è tratto da una storia vera, quella di Fahim Mohammad, che nel 2012 all'età di dodici anni e senza permesso di soggiorno divenne campione di Francia di scacchi under diciotto. Interrogato sulla precarietà amministrativa del giovane campione di origine bengalese, François Fillon, Primo ministro dell'epoca, accelerò la regolarizzazione del ragazzino e della sua famiglia. La vicenda di Fahim, che fece scalpore all'epoca, è stata raccontata da Xavier Parmentier (il suo allenatore) e Sophie Le Callennec (l'antropologa e scrittrice che ha dato lezioni di francese al padre di Fahim) nel libro "Un re clandestino", pubblicato nel 2014. "Qualcosa di meraviglioso" ripercorre la fuga dal Bangladesh di Fahim e suo padre, il viaggio verso la Francia e la loro vita a Parigi, una vera e propria corsa a ostacoli per ottenere asilo politico, con la minaccia di venire espulsi in qualsiasi momento. Grazie al suo dono per gli scacchi, Fahim incontra Sylvain, uno dei migliori allenatori di scacchi francesi che lo porterà al campionato nazionale dove si giocherà la possibilità di rimanere nel paese che ha accolto lui e suo padre. Un film toccante e coinvolgente sull'integrazione e sui valori non solo del gioco degli scacchi ma della vita. Lo spettatore segue il percorso del protagonista immedesimandosi, rimane colpito dall'indifferenza che circonda le persone come Fahim, dalle condizioni critiche in cui sono costrette a vivere, dalla lotta quotidiana per la sopravvivenza che combattono ogni giorno. Come dichiara il regista Pierre-François Martin-Laval: "Qualcosa di meraviglioso è allo stesso tempo fiaba e dramma sociale. La possiamo seguire attraverso il suo stesso punto di vista, quello di un bambino che, brutalmente allontanato dalla madre per andar via da un paese in cui era destinato a morte sicura, è in grado di uscire dall'inferno e risorgere grazie agli scacchi. Non avevo mai realizzato un film drammatico e per Qualcosa di meraviglioso ho deciso di osare. Sono un regista ma sono anche un padre. Nella vita, nulla mi infastidisce più delle ingiustizie o dei soprusi gratuiti ai danni dei bambini. La storia di Fahim continua ancora oggi a scuotermi, soprattutto quando mi rendo conto che forse anch'io ho avuto modo di incontrare lui o suo padre, nei posti in cui vendeva rose o in quelli in cui dormivano, e di non prestare loro la giusta attenzione. Dico a me stesso che questo film è, nel mio piccolo, un modo per liberarmi del mio senso di colpa e di richiamare l'attenzione sul destino dei richiedenti asilo, individui che nella maggioranza dei casi sono minacciati di morte nel loro paese".
SOLO TRE AGGETTIVI
- Meraviglioso
- Coinvolgente
- Ottimista
SOLO IL TRAILER UFFICIALE
Solo la clip 'L'imbroglio'
solo la clip 'Alla Cieca'
solo la clip 'Buon Appetito!'
solo qualche immagine