Malgrado la non più verde età, non smetto di lavorare con me stesso e riflettere sul futuro. Non so con quanto giudizio e guadagno! Fin qui mi ha condotto una vita di studi e di ricerca, la passione per la cultura classica, letteraria-storico-filosofica e l'interesse per le pratiche dei sistemi linguistici, in particolare crossmediali. Il che spiega il mio percorso professionale a zig zag. Sono un trickster impenitente. Atteggiamento che mi ha non poco aiutato nel mio ruolo di docente universitario. Giovanissimo mi sono avvicinato al mondo del cinema e ho realizzato alcuni film sperimentali: fra questi si è salvato L'Isola di Kuugo. Mi considero una persona intellettualmente curiosa, dotata di solidi strumenti critici, consapevole di sapere che ciò che so non è che una parte infinitesimale di ciò che mi servirebbe e che dovrei sapere.
Il mio peggior difetto è la mancanza di ambizione. Il pregio migliore coincide col difetto. Il primo caso mi espone al rischio dell'autosufficienza. Il secondo, mi consente di coltivare un senso della discrezione che può raggiungere il limite del puritanesimo. Quando ho lasciato la docenza università sono tornato a fare cinema. L'insegnamento di Strumenti e tecniche della comunicazione audiovisiva, mi ha permesso di ripensare l'evoluzione del linguaggio cinematografico e le sue applicazioni. Ho realizzato due film controcorrente, sulla scia dei miei peccati giovanili, coniugando il massimo della semplicità, della povertà dei mezzi e una dose calcolata di autorialità. In seguito, per il mio piacere, ho scritto due romanzi. Gli amici che li hanno letti mi hanno convinto a cercare un editore. Ben sapendo quale sarebbe stato il risultato, ne ho scritto un terzo... diverso. Ed è nato L'oggetto piccolo b. A guidarmi nell'impresa è stato un criterio di benevolenza verso il pubblico. Gli spazi riservati alla lettura sono più che mai preziosi. Da qui la convinzione che ogni buon libro sia da concepire come una vera e propria medicina contro il logorio della vita moderna. Da qui la scelta di accompagnarlo con un bugiardino.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Geometrico
- Dadaista
- Ironico
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- Ce ne sono almeno una decina ma, se devo scegliere, dico: L'incontro con Mirella Beraha.
- Solo un link socialmente utile
SOLO QUALCHE IMMAGINE