Vedo il lato economico o quello umano? Che poi potrebbero combaciare. Ma se non combaciano devo scegliere. Mi ci ha fatto riflettere un mio amico Paul. Di fronte a un doppio appuntamento, una doppia cena, lo stesso giorno con lo stesso orario. Opzione uno: gente che ti potrebbe svoltare il lato economico/lavorativo. Opzione numero due: l'amico vero che ti invita. Tu dove vai? Il mio amico va alla due. Io avrei fatto lo stesso. Siamo fatti così. Ci sono priorità che non vengono messe neanche in discussione. L'attaccamento alle cose lascia il tempo che trova. L'attaccamento alle persone vale qualsiasi rinuncia alle cose materiali. Chiamateci sognatori, idealisti, romantici. I fatti parlano. Le parole volano. E alla fine se trovi qualcuno che la pensa come te su certe scelte vuol dire che va bene così. Sostanza. Fatti. Emozioni. No. Non parlo. Faccio. Non è farina del mio sacco? È farina che comunque avanzerebbe. La usa chi non la produce. Uhhhh. Che cosa orrenda. Certo se il metro di giudizio è economico sì. Io non sono attaccata alle cose materiali. Mi levo del mio (per quel poco che ho e poi ma che significa 'mio'?) e non mi pesa. E non lo rivoglio indietro. Sono fatta così. Se c'è si condivide. Se non c'è si condivide altro. Quello che è impossibile comprare, e tantomeno richiedere indietro.