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Il Rio Editore per Interno Verde 26 e 27 settembre Mantova

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La casa editrice Il Rio, attiva con i marchi editoriali Oligo Editore e Il Rio Edizioni, apre le porte della propria redazione in occasione del festival “Interno Verde, Mantova apre i suoi giardini”.

Mentre nella project room sarà allestita una piccola mostra curata da Gianfranco Ferlisi di Renzo Nucara, artista membro del noto collettivo Cracking Art, nel giardino della casa editrice saranno presentati undici libri. L'evento si concluderà con la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Mantova, organizzato dall’Associazione Multiculturale Evoluzione.

Il Programma

Sabato 26 e domenica 27 settembre (orari del festival)

Project Room de Il Rio Edizioni | Via Principe Amedeo 38

'Monky & the garbage island'

Mostra di Renzo Nucara, a cura di Gianfranco Ferlisi

Ecco Monky, ovvero la scimmietta che salverà il mondo, protagonista di un racconto per immagini divenuto un libro da colorare pubblicato da Oligo Editore. Vi chiederete chi è Monky. Ebbene Monky è una creatura estetica, frutto della fantasia di Renzo Nucara, un artista che fa parte di un collettivo di sognatori chiamati “Cracking Art”. Se googolate un po’ scoprirete che questi artisti hanno persino stupito il mondo, quando, con millecinquecento tartarughe, hanno invaso la Biennale di Venezia del 2001. Crediti a parte, Monky è l’espressione di un’azione progettuale (il bello è infatti buono) in cui l’Arte deve rigenerare l’Arte che rigenera il mondo. È per questa ragione che Monky è attualmente in viaggio tra oceani di bottigliette e barattoli galleggianti, alla ricerca della “garbage island” per liberare tutte le tartarughe imprigionate in un mare di rifiuti. Monky, inoltre, offre a tutti istruzioni per l’uso per ripulire aria, terra e acque, e affida il suo accorato messaggio non a una bottiglietta ma a un “libretto d’artista” in cui si possono ritrovare etica e decoro del vivere: una sorta di bibbia per la sopravvivenza nel XXI secolo e nel suo mondo ingiustamente imbrattato e devastato. Nella piccola mostra allestita nella project room de Il Rio Edizioni potrete conoscere Monky e il lavoro artistico più recente di Renzo Nucara.

RENZO NUCARA è tra i fondatori del gruppo Cracking Art. Alle installazioni con il gruppo ha sempre affiancato la sua ricerca artistica, che negli anni recenti si è focalizzata su opere in plexiglas: “Stratofilm” (strati di metacrilato che inglobano oggetti ritrovati o del quotidiano) e “Shape” (forme e animali che contengono altre forme). Le sue opere sono state esposte in rassegne collettive e personali in tutto il mondo.

www.renzonucara.com

Sabato 26 settembre 2020

15.40

Daniela Zaghini - 'Lasciate che vi spieghi. Un passato per Muffin'

Muffin è un cane di taglia medio-piccola trovato al canile. Come tanti cani in questa situazione, porta con sé un bagaglio di traumi e paure ai quali nessuno sa dare una spiegazione. Non ha la coda, probabilmente gli è stata tagliata. Perché? Da chi? Ha paura degli altri cani. Quando li vede a distanza comincia a guaire e a lamentarsi, ma poi, se si avvicinano troppo, cerca di aggredirli. Come spiegare un simile comportamento? Arrivato nella nuova casa, dove viene accolto da tutti, accetta molto volentieri coccole e carezze, ma ha una paura folle di salire sul divano. Un altro perché senza risposta. Tanti comportamenti strani a cui sembra impossibile dare una spiegazione logica. Così sarà proprio lui, il piccolo Muffin, a prendere voce e a raccontare le esperienze del suo passato.

DANIELA ZAGHINI è nata e vissuta in provincia di Mantova. Ha conseguito il diploma di maturità magistrale presso l’istituto “Isabella d’Este” di Mantova. Ha lavorato sempre nella provincia di Mantova come insegnante elementare presso le direzioni didattiche di Casteldario, Roncoferraro, Roverbella e per il periodo più lungo a Porto Mantovano su classi a tempo pieno. Sposata con due figlie, vive tutt’ora a Porto Mantovano.

16.20

Ledo Stefanini - 'Il caffè del sabato. Riflessioni ebdomadarie di un fisico classico'

L’Autore ha raccolto in questo volume le riflessioni che da anni propone sull’inserto settimanale della “Gazzetta di Mantova”, su temi non propriamente giornalistici. La cultura è come il sorriso del Gatto del Cheshire: rimane dopo che il gatto se n’è andato. Se inforchi quel sorriso come un paio di occhiali, ti rendi conto che per trovare il mistero non è necessario rivolgersi al Big Bang o al bosone di Higgs; in quanto lo porti con te in ogni momento: la bicicletta che sta su solo a condizione che vada abbastanza veloce; il cielo che è azzurro, ma anche no; e così via. Ma anche domande che evocano la filosofia: come si distingue una favola (ad esempio Pollicino) da ciò che chiamiamo “realtà”? Il lettore ha il diritto di chiedersi che cos’abbia a che fare questo con l’alpinismo; ma, di fronte a questa domanda, l’Autore fa appello al Quinto Emendamento.

LEDO STEFANINI è laureato in Fisica con una tesi sperimentale presso i laboratori del CNEN (oggi ENEA) sui traccianti radioattivi e in Astronomia, magna cum laude, con una tesi sugli ammassi globulari. È autore di più di cento lavori di fisica su riviste scientifiche nazionali, sull’American Journal of Physics e sullo European Journal of Physics, citati su Scientific American. Nel 1978 gli è stato assegnato il premio della Società Italiana di Fisica e dal 1995 è membro (prima corrispondente e poi ordinario) dell’Accademia Nazionale Virgiliana. Ha praticato l’alpinismo dolomitico su alte difficoltà e ha coltivato l’interesse per la storia e la filosofia dell’alpinismo, scrivendo numerosi lavori pubblicati sui periodici del CAI e nella collana dei “Monti d’Italia”.

17.00

Umberto Bardini - 'Anni difficili. Clero mantovano e autorità austriaca dal 1848 a Belfiore'

La “primavera dei popoli”, come in seguito venne definita la rivoluzione del 1848 che divampò in quasi tutta Europa, vide in Italia la partecipazione di numerosi sacerdoti, che spesso ricoprirono incarichi significativi presso i vari comitati patriottici. Anche dopo la dissociazione di Papa Pio IX dalle iniziative del movimento liberale, molti ecclesiastici continuarono ad operare in favore degli ideali risorgimentali; in particolare, numerosi rappresentanti del clero mantovano furono tra i protagonisti delle vicende che accaddero sul territorio di Mantova, negli anni che vanno dalla Prima Guerra d’Indipendenza alla congiura di Belfiore, spesso pagando di persona per la propria coerenza. Questo libro vuole essere un modesto omaggio a quei sacerdoti che, con il loro sacrificio, contribuirono a spingere molti mantovani ad abbracciare gli ideali di libertà e indipendenza per il riscatto del nostro Paese.

UMBERTO BARDINI (Sermide 1957), laureato in materie letterarie presso l’Università degli Studi di Parma, insegnante di Italiano e Storia all’Istituto Superiore “Alessandro Manzoni” di Suzzara, ha scritto numerosi articoli e tenuto conferenze di storia militare. Socio della Società Italiana di Storia Militare (S.I.S.M.) è presidente del Comitato di Mantova dell’Istituto di Storia del Risorgimento e consigliere della sezione di Mantova dell’UNUCI e del gruppo mantovano della sezione di Cremona-Mantova dell'ANA. Con l’Associazione Napoleonica d’Italia ha contribuito a pubblicare i libri La battaglia della Favorita e Rivoli 1797.

17.40

Alessandro Moscè - 'Alberto Bevilacqua. Materna parola. Ritratto di uno scrittore'

Alberto Bevilacqua. Materna parola ripercorre la storia umana e artistica di uno dei maggiori scrittori e registi italiani del secondo Novecento, autore di capolavori quali Una città in amore e La Califfa. Alessandro Moscè, che lo ha frequentato a lungo, racconta Bevilacqua a partire dalla sua umanità, narrandone l’infanzia, la famiglia, le abitudini, gli amori e la vita tra Parma, l’Oltretorrente, il Po, Roma e la casa di Vigna Clara; ma Moscè ricostruisce anche i grandi incontri di una vita: Attilio Bertolucci, Zavattini, Sciascia, Ligabue, Chaplin, Borges, Tognazzi, Romy Schneider, Manfredi, Berger, Ionesco, Paolo VI. Non può poi mancare un’analisi della vita letteraria e artistica di Bevilacqua, offrendo un quadro critico della sua poetica sospesa tra i luoghi, l’esilio, l’eros, i sogni, la cosmologia.

ALESSANDRO MOSCÈ è nato ad Ancona nel 1969 e vive a Fabriano. Si occupa di letteratura italiana. Ha pubblicato varie raccolte poetiche, tra cui si ricorda Hotel della notte (Aragno 2013, Premio San Tommaso D’Aquino). è presente in varie antologie e riviste italiane e straniere. I suoi libri di poesia sono tradotti in Francia, Spagna, Romania, Venezuela, Stati Uniti, Argentina e Messico. Ha pubblicato il saggio narrato Il viaggiatore residente (Cattedrale 2009) e i romanzi Il talento della malattia (Avagliano 2012), L’età bianca (Avagliano 2016), Gli ultimi giorni di Anita Ekberg (Melville 2018, finalista al Premio Flaiano). Ha dato alle stampe antologie di poeti italiani contemporanei, come The new italian poetry (Gradiva 2006), e saggi critici, come Luoghi del Novecento (Marsilio 2004). Si occupa di critica letteraria su vari giornali e quotidiani, tra cui ricordiamo “Il Foglio”. Ha ideato il periodico di arte e letteratura “Prospettiva” e dirige il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”. www.alessandromosce.com.

18.20

Damiano Cappellari - 'Alla scoperta del Conte Alessandro Magnaguti. L’ultimo cavaliere dei Gonzaga'

Damiano Cappellari ci porta, come in un diario, lungo un arco temporale di quasi duecento anni alla scoperta del Conte mantovano Alessandro Magnaguti, nato a Cerlongo di Goito (Mantova) il 21 settembre 1887 e morto a Sermide, sempre nel Mantovano, il 13 agosto 1966, famoso nummofilo e nummologo, ma anche poeta, scrittore, storico e saggista di portentosa erudizione. Nel viaggio si incontrano persone che lo hanno conosciuto: amici, parenti, servitori; si visitano le sue lussuose dimore: Mantova, Cerlongo e Sermide; si consultano inediti: documenti, dipinti, foto. Tutti elementi che aiutano a narrare la sua vita dipanatasi, senza sconti, lungo tutto il corso del “secolo breve”, fra alta nobiltà, due guerre mondiali e una prigionia, nelle carceri di Rovigo, nel periodo più drammatico e cupo della storia d’Italia. Nasce così, con l’aiuto della sorte, un dinamico patchwork storico-temporale di ampio respiro in cui trasuda la reale società italiana fatta di contraddizioni, di false apparenze e di disinganni, ma dalla quale, prepotentemente, scaturisce solenne la figura ferma e coerente del Magnaguti, vero “ultimo cavaliere dei Gonzaga”, come fu definito, che diventa nostro compagno di viaggio e da cui, alla fine del libro, spiace doversi per forza separare.

DAMIANO CAPPELLARI, laureato all’Università di Trento, abita nella Valdadige veronese, proprio sul confine del vecchio Impero austro-ungarico. Ha esordito come narratore con il romanzo Aleksej Karenin (Rebellato Editore, Venezia) cui sono seguiti i romanzi, firmati con lo pseudonimo Demian Planitzer (in onore della bisnonna slava), Il giovane Hanno Buddenbrook la parte mancante dei Buddenbrook di Thomas Mann (Alboversorio Editore, Milano) e Memorie di un nummomane ovvero tramonto di un collezionista di monete antiche (Alboversorio Editore, Milano). Si è dedicato come saggista ad argomenti di numismatica, storia ed arte dando alle stampe Emozioni numismatiche – Apologia del Nummofilo (Enter Edizioni, Foggia) ed Elogio della Numismatica – Elogium Nummophiliae (Alboversorio Editore, Milano). Con Memorie di un nummomane è stato finalista al premio letterario Bukowski e con il romanzo Cadio – di prossima pubblicazione – finalista al premio letterario Il Giovane Holden. Biörn Shöpe ha paragonato il suo stile a quello di Guillaume Apollinaire.

19.00

Robert Louis Stevenson - 'L’isola del Tesoro. Il mio primo libro'

A cura di Claudio Gallo - traduzione di Luca Crovi

My first bookTreasure Island di Robert Louis Stevenson venne pubblicato nell’agosto 1894 sul mensile illustrato “Idler Magazine”. La rivista, fondata da Robert Barr e codiretta da Jerome Klapka Jerome, proponeva romanzi a puntate, testi di viaggio e umoristici, poesie, memorie, recensioni, interviste. Lo scrittore scozzese, quattro mesi prima della sua morte, raccontò nel dettaglio l’origine de L’Isola del Tesoro e ne analizzò la costruzione narrativa. Ammise ironicamente di avere rubato un pappagallo al Robinson Crusoe di Defoe, uno scheletro ad Edgar Allan Poe, una palizzata a Masterman Ready di Frederick Marryat, Billy Bones e il suo baule a Washington Irving. Ma soprattutto ricordò che il titolo originario della sua opera era Il cuoco di bordo mentre L’Isola del Tesoro era quello della mappa da lui disegnata e che lo avrebbe accompagnato durante la stesura del libro. Ed è proprio quella mappa, smarrita dall’editore prima della pubblicazione del romanzo, a seguire il flusso dei ricordi di Stevenson. Una pergamena che ha più di un valore simbolico e alla cui realizzazione collaborarono suo padre Thomas e il figliastro Lloyd Osbourne. Perché come spiega Stevenson ogni mappa è “un’inesauribile fonte di seduzione per ogni uomo che abbia occhi per guardarla e che voglia spendere la sua immaginazione per comprenderla. Ogni bambino poggia la testa sull'erba illustrata su quel pezzo di carta e sbircia curioso l’infinita foresta che vi è rappresentata, immaginandosela popolata da magici eserciti”. La magia de L’Isola del Tesoro è partita tutta da lì e se anche quella mappa non rappresenta «tutta la trama del libro fornisce però una miniera di suggestioni uniche» sia allo scrittore che al lettore. Il volume contiene una presentazione di Mino Milani.

LUCA CROVI è redattore alla Sergio Bonelli Editore, dove cura attualmente le serie del commissario Ricciardi e di Deadwood Dick. Ha collaborato con diversi quotidiani e periodici tra cui “il Giornale”, e realizzato la monografia Tutti i colori del giallo (2002), divenuta nel 2003 trasmissione radiofonica su Radio2. Ha sceneggiato storie a fumetti da testi di Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli, Andrea G. Pinketts e Joe R. Lansdale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Noir. Istruzioni per l’uso (2013), Giallo di rigore (2016), L’ombra del campione (2018) e L’ultima canzone del naviglio (2020)

CLAUDIO GALLO, nato a Verona nel 1950, ha lavorato come bibliotecario presso la Biblioteca civica di Verona dove, fra l’altro, ha realizzato alcune mostre dedicate alla letteratura popolare e ne ha curato i cataloghi. Docente di Storia del Fumetto presso l’Università di Verona, studioso della letteratura popolare, è fondatore e direttore della rivista salgariana “Ilcorsaronero”. È stato co-curatore della collana «Emilio Salgari – L’Opera Completa» (RCS – Fabbri, 2002,2007) e consulente editoriale per la collana «Emilio Salgari – I Grandi Romanzi di Avventura» (Mondadori, 2011). Tra i suoi libri ricordiamo, scritto a due mani con Giuseppe Bonomi, la biografia Emilio Salgari, la macchina dei sogni (BUR Rizzoli, 2011).

Domenica 27 settembre

15.40

Antonio Maurizio Cirigliano - 'Il Moro. Mario Moretti, il matematico volante'

Moretti, che ha lasciato un’impronta nella storia del paracadutismo mantovano, ricorda la figura mitologica di Dedalo, istruttore di volo, razionale nel momento del lancio, ma anche nell’accertarsi che l’attrezzatura sia in sicurezza prima di scendere dal cielo verso terra. A uno sguardo superficiale si potrebbe pensare che invece Moretti richiami la figura di Icaro per la sua temerarietà. Ma così non è, perché egli non si faceva prendere dall’euforia del volo. Il “Moro” (così veniva chiamato dagli amici) era spericolato, come vedremo, ma lucido calcolatore, fino all’ultimo lancio. Tutto misurato, insomma. E in questo lo aiutava la sua mente matematica che gli permise di salvarsi in diverse occasioni.

ANTONIO MAURIZIO CIRIGLIANO, laureato in Filosofia all’Università di Bari, insegna e vive a Mantova, città in cui è direttore, dal 2015, del Caffè Letterario, esperienza da cui sono nati nel 2018 i Quaderni del Caffè. Come giornalista pubblicista ha collaborato con i quotidiani: “Puglia” (redazione di Bari) Il “Corriere del Giorno” (redazione di Lecce) il “Resto del Carlino” (redazione di Reggio Emilia), la “Voce di Mantova”; e con i settimanali: “La Nuova Cronaca di Mantova” e “La Cittadella” supplemento di “Avvenire”. Dirige il blog La Nuova Mantova (www.lanuovamantova.it) in fase di registrazione come quotidiano on line presso il Tribunale di Mantova. Ha pubblicato le sillogi poetiche Stella del Mare e Foto attimi (Gabrieli Editore), i racconti Piccole storie della grande Mantova (Il Cartiglio Mantovano), le raccolte di racconti Muri e Stranieri, entrambe per Universitas Studiorum, per i cui tipi è uscita l’antologia Quando scoppiò la pace che contiene il suo racconto L’ultimo radioso 25 aprile. Per Il Rio ha pubblicato il racconto Cogito ergo amo e le raccolte di poesie Respiro Profondo e Calancheide. Nel febbraio 2020 ha pubblicato per Il Rio Il Moro: Mario Moretti, il matematico volante.

16.20

Alessandro Zanoni - 'Lord Alan e il Torneo del Dragone. L’eredità del Dragone' - Volume I

La guerra tra l’Impero e la Repubblica per il controllo dell’approdo si trascina da secoli. Da un lato i lord umani e i loro keys, dall’altro le innumerevoli razze – umani, elfi, giganti, nani... – che convivono più o meno pacificamente nel vasto territorio repubblicano. Alan Riversite è un figlio dell’Impero e con le sue truppe ne difende i confini, riuscendo dopo anni a conquistare un vantaggio. Ma non è sempre stato un valoroso combattente: da bambino era viziato e pestifero e aveva perfino tentato di scappare di casa. Per fortuna, però, l’incontro con un misterioso ma capace maestro lo rimette in riga e lo prepara per l’evento più importante della sua vita, il Torneo del Dragone. Tra combattimenti a colpi di lingua e di spada e sfide di ogni genere, Alan dovrà trovare la forza per sconfiggere i suoi avversari e conquistare la ragazza dagli occhi di smeraldo.

ALESSANDRO ZANONI, nato nel 1977 in provincia di Verona e diplomato in ragioneria, ha da sempre la passione per i romanzi d’avventura, per i fumetti e per i giochi di ruolo. In questo libro, il suo romanzo d’esordio, ha voluto inserire tutti i suoi interessi, creando da zero un mondo fantasy nel quale incastonare anche i paesaggi della bassa padana a lui cari.

17.00

Raffaella Gozzini - 'Gli insonni' . Romanzo

Una giovane ricercatrice parte dal sud della Francia per recarsi in Normandia. Conosce i luoghi dello sbarco alleato e vuole visitare gli scenari che hanno coinvolto drammaticamente civili e militari.  Sono i sogni che la tormentano da molti mesi a farla decidere. Claudine vuole capire e dare un’interpretazione ai suoi viaggi onirici. Lungo il percorso in terra francese ascolta testimonianze e prende appunti. L’incontro con un altro ricercatore storico, Sebastien, giovane uomo con un passato tormentato, sarà per entrambi risolutivo. Le domande che entrambi si pongono sono tante e attendono risposte. Nelle giornate annuali delle celebrazioni in ricordo dell’Operazione Overlord, i villaggi della costa atlantica riaprono i battenti a veterani e reduci provenienti da tutto il mondo. Un’occasione unica per ripercorrere le tracce del passato e ascoltare le ultime testimonianze in prima persona. Claudine e Sebastien non demorderanno nell’impresa finché le loro coscienze non troveranno pace. Dal passato al presente per riscoprire se stessi e riguadagnare la serenità.

RAFFAELLA GOZZINI nasce come docente e pubblicista per poi dedicarsi alla scrittura di romanzati storici. Collabora con la rivista “Bollettino di Villaregia” e con varie rubriche letterarie on-line. Fa parte della giuria del Premio internazionale di racconti e pittura Regina Margherita. Ha pubblicato diversi romanzi, tra cui si ricordano: Venti di guerra. Bordighera e dintorni 1940-1945 (Manni 2009, segnalato al Premio Rapallo-Carige); La stagione del riscatto. Sei storie di donne nel Ponente ligure 1948-1958 (Ferrari 2011); Disincanto (Rapsodia 2017); Un sentiero per la libertà (Curti 2019).

17.40

Maria Mossini - 'Il giusto tempo'

Presenta Giancarlo Sissa

Letture di Alessandra Gabriela Baldoni e Manuela Pasquali

Una raccolta di racconti che parlano della vita e delle emozioni in maniera oggettiva, senza voler mai intrappolare nulla con una definizione o con la soggettività. Il filo conduttore dei racconti è il tempo, che con la sua ciclicità ritorna sempre a caratterizzare la vita dei personaggi. Il tempo da ricordare, da accantonare o da sospendere. A ognuno la propria scelta, a ognuno il proprio tempo. I protagonisti di questi racconti sono pittoreschi, ma sempre concreti e reali, personalità che si riscontrano nella vita di tutti i giorni. Proprio per questo non è difficile immaginarli e affezionarsi a loro. La semplicità e al tempo stesso la complessità delle emozioni umane caratterizza l’intera opera.

MARIA I. MOSSINI è nata e vive a Mantova. Laureata in materie letterarie, lavora nell’azienda di famiglia. È autrice del romanzo Asylum 42 (Edizioni del Faro, 2011).

18.20

Paolo Reggiani - 'Io sto al 27' . Romanzo

Con questo romanzo d’esordio, Paolo Reggiani racconta, con tono a volte ironico e a volte sarcastico, le vite di alcuni personaggi che ruotano attorno al protagonista Samuel: logorato più o meno consapevolmente da un “male di vivere” che lo segue da tempo e insoddisfatto della sua storia d’amore con la fidanzata “storica”, decide di partire per un viaggio che sarà costellato di nuove avventure sentimentali, mentre sullo sfondo una colonna sonora musicale dà ritmo alla narrazione.

Io sto al 27 è un romanzo di formazione e generazionale che racconta uno spaccato preciso di una società seguendo la linea tracciata da opere come Due di due di Andrea De Carlo, Boccalone di Enrico Palandri fino al più recente Despero di Gianluca Morozzi.

PAOLO REGGIANI è nato a Mirandola, nel modenese, nel 1980. Dopo gli studi da ragioniere e diciotto anni in banca, decide di cambiare vita. Il paese delle nuove avventure è Sermide, in provincia di Mantova, dove si sposa e inizia a lavorare nell’agricoltura. Ama la lettura e l’improvvisazione teatrale. Da queste passioni è nato il suo primo libro.

19.00

Premio Letterario Nazionale Città di Mantova. Prima Edizione

Cerimonia di Premiazione

L’Associazione Multiculturale Evoluzione, in collaborazione con Il Rio Edizioni, nell’ambito della propria attività finalizzata a favorire ogni forma propositiva per la crescita culturale della comunità sociale, ha organizzato per il biennio 2019-2020 la 1a Edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Mantova, riservato ad autori di testi inediti di narrativa. In particolare, il premio riguarda romanzi o antologie di racconti ed è aperto a tutti gli autori, esordienti o no. Il premio si prefigge, riunendo una comunità di autori, di individuare opere meritevoli e fornire così un proprio contributo alla valorizzazione del panorama letterario cittadino. Nel corso della serata saranno proclamati gli autori finalisti e saranno consegnati i diplomi per le opere ritenute meritevoli; inoltre, sarà reso noto il vincitore il cui testo sarà pubblicato da Il Rio Edizioni.

Per saperne di più

https://www.ilrio.it/

https://internoverde.it/

 

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