Pirelli HangarBicocca annuncia l’apertura della mostra “Digital Mourning” di Neïl Beloufa da mercoledì 17 febbraio 2021 . Alla luce della complessa situazione sanitaria e in ottemperanza alle norme vigenti, la consueta inaugurazione non potrà essere realizzata. Pirelli HangarBicocca accoglierà il pubblico dal 17 febbraio nei giorni di apertura della mostra: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 10.30 alle 20.30. L’ingresso sarà, come sempre, gratuito.
Qui le linee guida prima della visita e a seguire queste importanti indicazioni per la sicurezza di tutti. Gli ingressi sono contingentati nella quantità e nella frequenza e separati per entrata e uscita per evitare assembramenti, ma non è necessaria la prenotazione.
"Digital Mourning" è la prima grande personale dedicata a Neïl Beloufa (Parigi, 1985) in un’istituzione italiana e nasce da una riflessione sul panorama attuale e sul concetto di vita nel mondo digitale. Fin dal titolo, la mostra allude a uno dei paradossi più evidenti della società contemporanea, l’idea di esistenza in un mondo tecnologico e la sua scomparsa. L’associazione dei due termini “digital” [digitale] e “mourning” [lutto] si risolve nell’incontro tra assenza di vita e contesto artificiale, una dimensione dove la vita stessa viene simulata attraverso modelli appositamente costruiti per comprenderne l’essenza.
Neïl Beloufa è tra gli artisti più brillanti della generazione degli anni ottanta. La sua ricerca si focalizza sulla società contemporanea e sul modo in cui viene rappresentata e mediata dall’interazione digitale, spesso con l’obiettivo di metterne a nudo i meccanismi di controllo. Attraverso video, lungometraggi, sculture e installazioni tecnologicamente complesse, l’artista gioca con l’esperienza sensoriale dello spettatore invitandolo a confrontarsi con le proprie convinzioni e stereotipi su tematiche del presente che spaziano dalle relazioni di potere alla sorveglianza digitale, dal data collection alle ideologie nazionalistiche, dall’identità alla lettura post-coloniale del mondo. Il lavoro di Neïl Beloufa, fortemente influenzato dalla dimensione del web, dei videogames, della reality tv e della propaganda politica, utilizza il vocabolario dell’era dell’informazione per svelare il sistema di valori di una società pervasa dalla tecnologia digitale dove tutto, dalle scelte alimentari alle relazioni umane, è definito in base a un algoritmo. In questo processo l’artista si definisce un editor, un montatore che assembla informazioni attingendo a ciò che già esiste per poi scomporlo e ri-presentarlo senza alcun giudizio di natura morale. Presentando un’ampia selezione di lavori, la mostra si configura come una nuova complessa installazione multimediale che emula lo scenario di un “parco dei divertimenti” in cui le opere prendono vita in risposta a una serie di figure narranti. Nel guidare lo spettatore questi “Host”, contraddistinti da simboli e colori differenti, si contendono la sua attenzione proponendo un’esperienza diversa della mostra.