Carmen Di Marzo ha partecipato a successi cinematografici come Arrivano i Prof di Ivan Silvestrini, Gomorroide di Ditelo Voi e Francesco Prisco, Confusi e Felici di Massimiliano Bruno. L'attrice, da sempre divisa tra cinema, televisione e teatro, è reduce dal successo ottenuto con il cortometraggio Conciliare Stanca di Francesco Zarzana in cui veste i panni di Lidia. Una storia dove si racconta il tema della violenza sulle donne nato da una storia d’amore e di tenerezza che, con il passare del tempo, si è trasformata in sopportazione, distacco e sofferenza fino a raggiungere il culmine con la morte. Il corto è attualmente in finale al Mirabilia International Film Award dopo aver vinto il Premio Cadom al Nursind Care Film Festival.Alla riapertura delle sale cinematografiche, in primavera, Carmen Di Marzo sarà co-protagonista insieme con Katia Greco ed Ivan Castiglione nel docu-film L’Incanto e la delizia di Francesco Zarzana, che parteciperà alla prossima edizione del Buk Film Festival. Una storia sul Palazzo Ducale di Sassuolo che miscela storia e fiction e che ripercorre l’arco temporale del momento di slancio e rilancio della sontuosa residenza estiva degli Este nel 1631. La Di Marzo interpreta Vittoria Farnese, sorella di Maria (Greco) giovane moglie di Francesco I d’Este (Castiglione).Appena l’emergenza sanitaria rientrerà, ripartirà anche la tournée teatrale (tra Roma e Napoli) di 14 Wo(man) di Paolo Vanacore che la vede come protagonista nelle vesti di Giovanna Denne, una serial killer condannata all’ergastolo per aver ucciso con incredibile ferocia un numero imprecisato di uomini. Il testo è ispirato alla storia realmente accaduta di Joanna Dennehy, una psicopatica assassina seriale inglese. Da questo monologo è stato realizzato anche un cortometraggio dal titolo 14, diretto da Michele De Angelis, che parteciperà a numerosi festival cinematografici e di cui la Di Marzo sarà sempre protagonista.Infine, per la televisione la vedremo nella prossima serie targata RaiUno de I bastardi di Pizzofalcone.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Determinata, in quanto la tenacia e la costanza non mi hanno mai fatta adagiare e mi hanno sempre spinta a vedere davanti a me il prossimo traguardo.
- Passionale perché mi butto anima e corpo in ogni cosa della vita senza risparmiarmi e usando ogni mia risorsa possibile.
- Ironica perché adoro la leggerezza intelligente.
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- A 19 anni. Quando fui investita e la vita mi impose un cambio di rotta. Avevo iniziato da poco a lavorare come ballerina, ma quell'evento che mi spinse a stare a casa ferma per qualche settimana mi fece riflettere profondamente sul mio futuro. Vidi all'improvviso chiara la precarietà di certe cose e capii che avrei potuto concentrarmi anche su altri aspetti del mio lavoro. Avrei potuto approfondire tanto altro. Cosi' iniziai a studiare recitazione. Se non mi fossi fermata in quel modo, credo che non avrei davvero esplorato le mie potenzialità.
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