Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Italianistica all’Università Roma Tre, Lorenzo Foltran si è diplomato in management dei beni e delle attività culturali con un master di secondo livello tra l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’École Supérieure de Commerce de Paris. Ha lavorato per importanti istituzioni culturali come la Casa delle Letterature (Festival delle Letterature) e l’Institut français (Festival della narrativa francese) a Roma, e la Fête de la Gastronomie - Goût de France e il Pavillon de l’Eau a Parigi, dove attualmente risiede. Ha pubblicato due raccolte poetiche, entrambe con editori non a pagamento: In tasca la paura di volare (Oèdipus, 2018) e Il tempo perso in aeroporto (Graphe.it Edizioni, 2021). Sue poesie sono comparse sulle riviste letterarie “Poetarum Silva”, “Margutte”, “Yawp”, “Ellin Selae”, “Locomotiv”, “Lahar Magazine”, “Niederngasse”, “Voce del verbo”, “Neutopia”, “Il Fuco”, “Sulla quarta corda”, e, in traduzione francese, sulle riviste “Méninge”, “METEOR”, “Remue”, “Encres” e “Ouste”. Suoi testi sono stati pubblicati anche sul quotidiano “la Repubblica”, in una rubrica a cura di Gilda Policastro, e sulla rivista specializzata “Deeplay.it”. Nel 2019, ha vinto il Concorso Nazionale Sinestetica per poesia inedita.
Le sillogi di Lorenzo Foltran, a differenza di altri libri di poesia, non sono semplici antologie, ma raccolte organiche nelle quali i singoli testi sono organizzati in modo tale da raccontare una storia.Ne è un esempio Il tempo perso in aeroporto, raccolta divisa in tre sezioni: Giorni senza calendari, Sogni interattivi e Adesso. La prima sezione è un viaggio, un movimento che è allo stesso tempo spaziale e temporale. Il poeta si vede costretto a un esilio volontario che inevitabilmente lo porta alla nostalgia del migrante, del navigante, dell’espatriato. La fatica del percepire il passare del tempo addormenta l’io narrante, preparandolo al viaggio onirico di Sogni interattivi.
La seconda sezione è, infatti, composta da una serie di sogni. Il sogno si configura come rifugio, come fuga dal fluire del tempo. In Sogni interattivi, ogni sogno è l’interpretazione o l’ekphrasis poetica di un videogioco. Il videogioco è un elemento antitetico al tempo grazie alla peculiarità di poter “mettere in pausa” e “salvare” i propri progressi durante il suo svolgimento o, al contrario, di “resettare” i propri risultati per tornare al punto di partenza.
La terza sezione coincide con il risveglio dal sonno notturno di Sogni interattivi e con la presa di coscienza del (ri)trovarsi nella prigione perpetua della vita moderna e del giorno lavorativo. La sezione si snoda attraverso le tappe di sveglia, viaggio verso il luogo di lavoro, ufficio, ritorno a casa. Al ritorno a casa la consapevolezza del tempo perduto, e che si continua a perdere, si manifesta in un’inquietudine per cui non sembra esserci rimedio.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Credo sia impossibile ridurre a tre aggettivi tutte le sfaccettature di un’esistenza umana.
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- Tutti gli eventi della nostra vita, anche i più insignificanti, in qualche modo la cambiano.
- Solo un link socialmente utile
- Campagna “SAi che?”, promossa da Novartis, con il patrocinio di APMAR Onlus - Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare - https://www.saichelasa.it/