Nel mese di gennaio del 1946 si riuniva per la prima volta l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: il segno concreto di un’umanità che voleva uscire dalla follia della guerra con una voce sola, quella della convivenza pacifica sotto l’egida della democrazia. Un’utopia in cui ancora oggi abbiamo il dovere di credere e che la cultura sa promuovere con la libera circolazione delle idee, la forza dell’arte, l’accettazione delle diversità. A gennaio del 2022 sarà la Francia a prendere la presidenza dell’Unione Europea e l’impulso alla coesione continentale che paesi come Francia, Italia, Germania, Spagna sapranno offrire a un’Europa dell’inclusione e della democrazia appare fondamentale per il nostro futuro. C’è un segno forte quindi nella decisione delle istituzioni culturali di Francia, Germania e Spagna di aprire il 17 gennaio insieme alla Casa del Cinema la “Sala Europa” che per 12 settimane offrirà al pubblico altrettanti esempi di un cinema europeo originale, vitale, appassionante nelle sue diversità.
La Sala Europa, frutto della collaborazione di Francia (Ambassade de France – Institut Saint Louis), Spagna (Istituto Cervantes), Germania (Goethe Institut), proporrà ogni lunedì film in versione originale sottotitolati che esaltano la diversità delle culture e degli stili mostrando, grazie all’arte, il valore morale dell’idea di Unione, mettendo in luce piacere e divertimento del cinema come spettacolo dell’intelligenza: sono gli elementi che collegano idealmente queste ricorrenze e si traducono in una rassegna permanente di film europei (in programma alla Casa del Cinema fino ad aprile 2022) che faranno da apripista alla collaborazione con altri istituti culturali di tutta l’Europa.
Saranno 12 film che raccontano storie e culture differenti, tradizioni, passioni, futuro nel segno di un cinema dei valori che non ha confini e che proprio in Europa ha le sue radici e la sua più bella rappresentazione. Sala Europa si inaugura il 17 gennaio con “Zombi Child” di Bertrand Bonello alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni promotrici.
“Attraverso il cinema e le sue storie – dice il direttore di Casa del Cinema, Giorgio Gosetti – vogliamo mostrare un’idea dell’Europa che va oltre i confini geopolitici di oggi e lo facciamo attraverso il cinema, arte-simbolo della nostra epoca, formidabile strumento di emozione e divertimento in questi tempi difficili. Nella convinzione che solo il cinema in sala restituisca a quest’arte la sua pienezza di spettacolo popolare, vogliamo proporre al pubblico un piccolo-grande modello di cooperazione che rispecchi lo spirito originale di un’Europa unita e aperta al mondo contemporaneo. Vogliamo esprimere la nostra gratitudine all’ideatore del progetto di ‘Sala Europa’, il cinefilo ed europeista convinto Carlo Troilo e ai primi tre paesi che si sono uniti a noi in quest’impresa, con l’auspicio che il club si allarghi fin dal prossimo anno. Il film d’apertura, rivelatosi al Festival di Cannes, è una storia di voodoo e di schiavismo, di tradizioni ancestrali e di scontro di culture, sospeso tra l’ieri e l’oggi: un autentico inno alla libertà e alla necessità di liberarsi dai pregiudizi seguendo due storie che finiranno per incrociarsi a Parigi, nei corridoi di una scuola fondata da Napoleone dove si insegnano i valori della Repubblica”.
Sala Europa ospiterà 12 titoli emblematici della tradizione e della modernità di tre grandi cinematografie europee: sullo schermo si alternano grandi maestri come Claude Sautet, Luis Garcia Berlanga, André Téchiné e talenti contemporanei come Bertrand Bonello, David Macián, Burhan Qurbani. Nel rispetto delle attuali norme anti Covid-19 tutti i film saranno ad ingresso gratuito nella programmazione serale delle ore 20.30 alla Casa del Cinema.
“Appartengo alla generazione degli animatori di cineclub – dice Carlo Troilo – e sono un giornalista che si é sempre occupato di comunicazione sia politica che aziendale (dall’IRI alla RAI). Dopo anni di inutili tentativi, ho finalmente trovato interesse e disponibilità a sostenere il mio progetto per un ‘Cinema Europa’ grazie alla sensibilità di Roma Capitale, Zètema Progetto Cultura e di Casa del Cinema. A Roma vivono circa 40mila cittadini europei di buon livello culturale. Ci sono le ambasciate e gli istituti di cultura dei maggiori paesi d’Europa. Ci sono circa 200mila studenti universitari e almeno altrettanti romani (non solo giovani) che praticano le lingue e si rispecchiano in un’idea comune delle culture europee. Gli uni e gli altri vorrebbero poter vedere i film stranieri in lingua originale e questa esigenza, sostenuta dall’impegno dei diversi istituti di cultura, adesso trova una casa comune”.
Con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.