Nell’ambito della rassegna di appuntamenti dal titolo “Sfoglia la primavera”, sono gli ultimi giorni per poter ammirare la mostra Alfredo Catarsini, i paesaggi dell’anima, personale a tema del pittore viareggino, promossa dal comune di Massa e realizzata in collaborazione con il Touring Club Italiano, che fino a sabato 18 è in svolgimento alla Biblioteca civica di Piazza Mercurio a Massa.
Curata dalla storica, ricercatrice e saggista Marilena Cheli Tomei, la mostra propone 17 opere in mostra che spaziano nel tempo e nelle tecniche (dipinti, disegni a china, bozzetti di affreschi) dimostrando la grande versatilità dell’artista di cui l’anno prossimo sarà celebrato il trentennale della scomparsa.
Ma non è tutto: alla mostra in corso venerdì 17 giugno si aggiungerà un appuntamento in più. Alle ore 17.30, presso la sede della mostra, sarà presentato Giorni neri, il libro che Alfredo Catarsini pubblicò nel 1969 - e che è stato ristampato lo scorso anno da La Nave di Teseo con la prefazione di Giordano Bruno Guerri - raccontando in forma di romanzo la sua esperienza di versiliese sfollato in Lucchesia durante i mesi del passaggio della seconda guerra mondiale.
A introdurre l’argomento sarà Elena Torre, scrittrice, giornalista e membro del Comitato Scientifico della Fondazione, nonché curatrice della nuova edizione del romanzo che fa tesoro di tante esperienze di vita vissuta di Catarsini durante il duro momento del passaggio del fronte dalla Versilia durante la seconda guerra mondiale, restituendocele in forma di romanzo e riuscendo «a dipingere con le parole», come affermò nel luglio del 2021 il critico d’arte Vittorio Sgarbi alla Versiliana, durante la presentazione dell’antologia dedicata all’opera dell’artista.
La vicenda storica e il romanzo
Come moltissime altre persone in quei difficili anni, tra il 1943 e il 1945 anche Alfredo Catarsini fu sfollato da Viareggio verso l'entroterra. La ferrovia e la via Aurelia che attraversavano la Versilia erano arterie strategiche per i collegamenti e il rifornimento delle truppe impegnate nel conflitto mondiale e la poco distante presenza della “Linea Gotica” rendeva l'intera area un luogo pericoloso a rischio bombardamenti, come poi si rivelò.
Catarsini trovò rifugio in alcuni luoghi della Lucchesia come la Val Freddana e il Monte Magno che furono teatro di fatti atroci, con deportazioni di massa, uccisioni di ostaggi, veri e propri eccidi.
Il libro Giorni neri nasce come testimonianza romanzata di quei momenti e prende le mosse proprio dagli appunti che l'autore scrisse durante quei lunghi mesi in cui si trovava lontano dalla sua città, note che poi si trasformarono poi in una storia vera e propria, in un romanzo che, pur avendo radici nella realtà, ha permesso la creazione di personaggi fittizi, capaci di incarnare sentimenti ed emozioni universali restituendoci un affresco veritiero di quanto accadde.
Da pittore quale è, Catarsini dipinge anche con le parole e scorrendo i capitoli, le immagini si fissano nella mente del lettore per rimanerci, con volti e luoghi che si animano come in un affresco.
Ci sono le piccole grandi storie, ci sono gli uomini e le donne che, sradicati dalla loro terra, si trovarono con le loro poche cose in un altrove non cercato, pieno di dolore e paura. Sono personaggi vividi, dialoghi intensi, aspri che ci raccontano forse la parte più difficile della nostra storia. Ed è da tener conto che in quel periodo Alfredo Catarsini affrescò le due chiese di San Martino in Val Freddana e di Castagnori ritraendovi anche alcuni dei personaggi che sono citati del libro.
INFO MOSTRA
Alfredo Catarsini, i paesaggi dell’anima
a cura di Marilena Cheli Tomei
fino a 18.06.2022
ingresso libero
Biblioteca civica, Piazza Mercurio, Massa
tel. 0585 490543
orari: LU-VE ore 8-19; SA ore 8-13