L’Angelo di stoffa, in cui l’autore vuole raccontare due storie, quella che si legge nelle pagine del racconto, l’altra dei suoi personaggi che la custodiscono. Federico è un ragazzo ancora acerbo, all’alba della pubertà. Vive a Lavinio, circondato dagli affetti familiari e cullato dalla salda presenza della mamma e della nonna senza essere mai abbandonato dall’amaro senso di vuoto che gli ha lasciato il padre, che ha deciso di sparire senza lasciare traccia. La famiglia e il suo equilibrio rimangono al sicuro finché vige la protezione di un pupazzo che nonna Nannarella, madre di suo padre, ha dato in dono al nipote: il loro caro angelo di stoffa. A causa di un colpo di vento il tessuto del pupazzo si scuce, lasciando il suo corpicino senza braccia e la famiglia senza uno scudo contro le avversità. Tante sorprese attendono Federico mentre cerca di adempiere al tentativo disperato di risanare l’armonia domestica: un incontro mozzafiato e l’amicizia con zii Nello, che renderà il giovane l’angelo redentore dell’epilogo di un destino tragico che strazia ancora il suo animo.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Avventuroso.
- Fastidioso.
- Adorabile.
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- L’incontro con la mia attuale moglie è stato travolgente.
- Solo un link socialmente utile
- Quando finalmente ne troverò uno per aiutare le persone che sono uscite dal carcere per trovare un lavoro dignitoso.
- Quando finalmente ne troverò uno per aiutare le persone che sono uscite dal carcere per trovare un lavoro dignitoso.