Fabrizio Nicoletti è nato a Tivoli nel 1976, ha conseguito la laurea magistrale in Architettura presso Università degli Studi di Roma La Sapienza, specializzando l’attività di design di esterni e di progettazione giardini. Nel 2016 espone nell’Auditorium Parco della Musica a Roma durante l’evento “Festival del Verde e del Paesaggio” l’istallazione temporanea di urban design denominata “Follow me”. È illustratore grafico di libri e partecipa a vari contest e collaborazioni di progettazione, design e grafica. È finalista al concorso della NASA “In-Space Manufacturing” per l’ideazione di un logo, nel 2023 partecipa al Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo dionisiaco X edizione Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Lavora presso Vigili del Fuoco e al contempo frequenta il Corso di chitarra classica-studio con il Maestro Giulio Disposti per la preparazione al Biennio Superiore del Conservatorio di chitarra classica. Suona in concerti all’Auditorium di Tivoli Terme, al Museo Civico, presso l’Università Igino Giordani e la Chiesa Ettore Roesler Franz. Collabora con la rivista online Remusic.it. È appassionato di cinema, letteratura, musica, industrial design, scacchi, etologia, viaggi naturali e culturali.
SOLO TRE DOMANDE
Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Vero: so ascoltarti, posso capirti, posso parlarti con calma, posso non avere filtri, per questo motivo ho perduto molte persone, ma ne ho trovate altre, se ti concedi in maniera vera e sincera al mondo circostante, il mondo stesso ti ripagherà con le verità.
- Introspettivo: mi piace stare da solo, a meditare, isolato dagli uomini, a suonare la mia chitarra classica, ad osservare il tempo che inesorabilmente sfuggirà per sempre senza rimedio, a pensare al come e al quando, ma dopo un po’ la mia amata solitudine inizia a spaventarmi e allora esco tra la folla degli sconosciuti a farmi una birra.
- Amante: dell’ armonia e della discordanza, nei suoni, nelle forme, nel disegno e nel caos, di una foglia morta che cade da un ramo, delle note di J. S. Bach e della voce di Peter Steele, dei meravigliosi sogni che so di non saper realizzare, ma che continuo a fare, dell’inafferrabile leggerezza dell’ anima… allora prendo uno strumento qualsiasi e provo a “creare” qualcosa di meritevole.
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- Ogni momento che riteniamo significativo può modificare o cambiare la nostra vita, nel bene e nel male.
- Solo un link socialmente utile (anzi due)