Sabato 16 Dicembre 2023, presso il Museo Civico Archeologico “Lavinium”, durante un pomeriggio dedicato all'archeologia, tra visite guidate e conferenze, alla presenza dell’Amministrazione comunale e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Area Metropolitana di Roma e Provincia di Rieti, è stata inaugurata un’Opera dell'Artista Ivan Caponecchi. L'opera, intitolata “Enea 24”, omaggio dell'Artista, entra così a fare parte della collezione permanente del Museo e sarà visibile all'interno della sala dedicata all'approdo dell’eroe troiano sulla costa di Torvaianica.
L'Artista descrive così la sua ricerca:
"L'Opera è l'inizio di un progetto molto più ampio che nasce con lo scopo di sviluppare in chiave contemporanea l'immagine del mito che rappresenta il territorio della città di Pomezia. Partendo da una libera interpretazione di un particolare presente su un pannello dell'Ara Pacis Augustae di Roma, “Enea 24” evolverà attraverso lo sviluppo di un’idea capace di coinvolgere i più giovani, trasmettendone le gesta attraverso tecniche più contemporanee ma allo stesso tempo capaci di tramandarne la storia millenaria senza alterare il fascino delle Opere archeologiche presenti sul nostro territorio e all'interno del Museo “Lavinium”. L'utilizzo di materiali come la polvere di marmo è stata una scelta alchemica data dalla natura sperimentale della mia ricerca, mantenendo comunque quel senso di umanità che la manualità può darti. Realizzata in una prima fase in argilla, l'Opera è stata successivamente realizzata e rifinita in "finto marmo" attraverso un processo di colatura grazie ad una cassaforma nata dall'originale. Ho deciso di realizzare l'Opera con questa tecnica per aver modo di partire da una base nobile come l'argilla, fino all'eleganza del marmo, sperimentando la fusione tra tecniche e periodi diversi rendendo il risultato finale personale e contemporaneo. Le terrecotte ritrovate nel nostro territorio sono la testimonianza di una semplicità di realizzazione che mi ha dato l'ispirazione. Una tecnica antica che è stata comunque capace di arrivare fino a noi per raccontarci, attraverso le sue forme, la storia di una società che fa parte del nostro patrimonio culturale. Spero che col tempo possa diventare materia di interesse per i giovani che sceglieranno di avvicinarsi all’Arte, al suo fascino immutabile nel tempo tramandato attraverso maestri artigiani ed Artisti che con le loro testimonianze ci raccontano oggi la storia di un Uomo divenuto Mito."
il Mito di Enea
Nel 2005 nasceva a Pomezia, in prossimità del borgo di Pratica Di Mare, il Museo Civico Archeologico “Lavinium”. Il 28 Giugno dello stesso anno la Città di Pomezia firmava il suo gemellaggio con la Città turca di Çanakkale. Ad oggi il legame culturale tra le due Città è strettamente legato al Mito di Enea che, proprio dalle coste turche partì per un lungo viaggio fino allo sbarco sul litorale di Torvaianica. Virgilio ne narrò le gesta nell'Eneide e così rese immortale il Mito, l'Eroe che sfidò i mari, l'Uomo dalla cui stirpe sarebbe poi nata Roma.
...Già il mare rosseggiava per i raggi del sole
e su in cielo l’aurora aranciata fulgeva
sulla sua rosea biga, quando caddero i venti
d’improvviso: ogni brezza cessò, i remi lottavano
con l’acqua immobile come una distesa di marmo.
Allora Enea vede dal mare un bosco immenso;
attraverso quel bosco con piacevole corso
il Tevere si getta nell’acqua salata
tra vortici veloci e banchi di biondissima
arena. E tutto intorno e al di sopra uccelli
d’ogni specie, abitanti delle rive e del letto
del fiume, addolcivano l’aria col canto e volavano
nel bosco. L’eroe comanda di mutare la rotta
e di volgere a terra le prore: lieto avanza
con la flotta nel fiume ombreggiato di piante...
Brano tratto dal VII libro dell'Eneide di Virgilio
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