Elena Moretti infesta i dintorni di Monza da quando è nata, nel 1977. Secchiona da leggenda, si brucia sui libri l'adolescenza, la vista e la cervicale per conquistarsi una laurea in farmacia a pieni voti. Peccato rimanga poi incinta per ben duevolte all'alba della tesi, giocandosi definitivamente il futuro da ricercatrice che inseguiva. Alla faccia di tutto questo, è comunque riuscita ad accaparrarsi un marito fantastico, che l'ha ripagata pienamente e la ripaga tutt'ora di qualsiasi carriera universitaria andata a farsi benedire.
Siamo agli albori del XXI secolo ed Elena si adatta così al lavoro part-time di farmacista, passando gli anni successivi fra scatolette, notti in bianco e bebè urlanti e scongiurando l'esaurimento nervoso solo grazie ai fumetti giapponesi, che scopre proprio in quel periodo. Presto si rende conto che, dietro ad ogni titolo importato dal Sol Levante, brulica un mondo di appassionati e fanatici vari, fra cui spicca anche chi ama condividere on-line racconti di propria invenzione con i personaggi dei suddetti fumetti (fanfiction): una folgorazione per la nostra seriosa eroina che, attratta dalla meravigliosa inutilità di questo passatempo, nonostante la sua veneranda età (29 anni) decide di cimentarsi nell'impresa.
Trascorsi cinque anni a scrivere queste deliziose cretinate a tempo perso, a tempo altrettanto perso nei cinque successivi Elena pubblica a puntate sul web tre romanzi del tutto originali, sempre dedicati al giovane pubblico a cui è abituata a rivolgersi. I figli intanto crescono e il ménage familiare si fa meno delirante; Elena torna a fare teatro, a camminare in montagna, a cantare. Legge di astrofisica e relatività generale, senza disdegnare i gialli e gli amati manga. E riprende a interessarsi di disagio giovanile, migrazioni e disabilità: tematiche che le erano già care ai tempi della scuola, quando si dedicava a un po' di volontariato fra il compito di latino e quello di matematica. Tutto questo finisce inevitabilmente dentro i suoi racconti.
Poi una sera di febbraio 2017 sente alla radio di un concorso indetto da RTL e Mursia per un romanzo inedito. Non c'è tematica definita, né limite di battute: sembra perfetto per lei, che non riesce mai a stare sotto i trenta capitoli quando butta giù un “raccontino”. Senza un minimo di convinzione spedisce uno dei suoi manoscritti e arriva sul podio: “Quasi a casa” finisce in libreria ed è un successo. Due anni dopo esce, ancora per Mursia, “Quel che manca di te”, un altro dei romanzi che custodiva nel suo cassetto virtuale.
Grazie al COVID e ai pomeriggi confinati in giardino, un nuovo racconto prende vita: è la storia di un quindicenne sbruffone, che nel corso di un'estate imparerà ad aprirsi alla diversità grazie a un gigante senegalese e a una ragazzina sordomuta. Il romanzo esce ad aprile 2023 e dopo otto mesi il rapper L¥UK dedica un pezzo ai suoi personaggi: “Testa di Mango”, edito sempre da Mursia, è il suo terzo romanzo, e ora anche una canzone. L'avventura letteraria dunque continua, ma Elena, impegnata come sempre fra il bancone della farmacia, il mocio, i fornelli e la lavatrice non ha ancora ben capito cosa sia successo in tutto questo. E forse mai lo capirà.
SOLO TRE DOMANDE
- Mi descrivo con solo tre aggettivi
- Profonda.
- Leggera.
- Schiva.
- Il solo evento che mi ha cambiato la vita
- Il mio migliore amico che, dopo la festa di capodanno del 1995, mi ha guardato dritta in faccia e mia ha detto: “Ti amo”.
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