Oltre Edizioni presenta “La salvezza del papiro” di Oliviero Arzuffi, un romanzo un romanzo sul futuro dell'umanità legato all'imprevedibilità delle scoperte scientifiche
La salvezza del papiro”, ovvero una storia di morte e risurrezione della nostra stirpe dopo un’apocalisse nucleare scatenata da un supercomputer quantistico denominato MaT e trasformatosi in una “singolarità” autocosciente, capace di cancellare il genere umano sul pianeta Terra e di rendere schiavi gli abitanti di Marte, colonizzato dall’uomo già da alcuni secoli. E un ragazzo, Marco, che, grazie alla riscoperta della memoria storica dell’umanità conservata su degli antichi papiri in una di queste colonie marziane, riesce a riattivare la capacità di pensare e il desiderio di vita e di libertà in quei coloni ridotti a replicanti senz’anima dall’infernale macchina pensante. Distrutto l’onnipotente e onnipresente supercomputer, gli abitanti di Marte, ormai resi consapevoli dell’importanza decisiva per la sopravvivenza della nostra specie delle acquisizioni etiche e spirituali che stanno alla base del vivere civile, fanno ritorno sul pianeta Terra per ricostruirlo e ripopolarlo secondo quell’intelligente saggezza elaborata dalle nostre menti migliori in millenni di storia.
“La salvezza del papiro” è quindi una sorta di parabola su un possibile futuro che attende l’umanità a seguito delle acquisizioni scientifiche già presenti oggi, ma destinate ad imprevedibili sviluppi in un domani non troppo lontano. Scoperte apportatrici di risvolti politici e rivoluzioni antropologiche che si intravvedono già ora e che possono sfuggire al nostro controllo. Ma è anche un “attraversamento” dell’animo umano e un’analisi serrata delle dinamiche collettive che determinano il cammino dell’uomo nel tempo.
Questo libro vuole essere, inoltre, un severo richiamo sulle nefaste conseguenze di un uso della scienza disancorato da ogni riferimento etico e valoriale, indispensabile premessa per orientarlo al bene dell’umanità.
L'INCIPIT
Ancora con i numeri? – tuonò una voce all’entrata di quella che appariva come una spelonca di cemento armato. – Se non è pura poesia questa: un vero e proprio inno allo spirito, un canto della terra, una vibrazione del cielo! – indicando all’intruso, che aveva appena varcato la soglia, una strana formula matematica fatta di numeri e di lettere dell’alfabeto greco, che campeggiava sulla grande lavagna appesa alla parete di fondo di quella sorta di scantinato. – Non potevo che scovarti qui! – e si avvicinò ridendo, con le braccia spalancate, per stringersi al petto l’amico che non rivedeva da anni. Venuto appositamente da Princeton, John Archibald Wheeler, aveva attraversato tutto il California Institute of Tecnology, più conosciuto come Caltech, chiedendo a chiunque incontrasse del suo ex allievo, ora docente in quel prestigioso istituto di ricerca, ma nessuno era stato in grado di indicargli dove si fosse cacciato il professor Richard Feynman. Tutti sapevano delle stravaganze di quell’ormai illustre personaggio, che aveva accolto la sua nomina a premio Nobel per la fisica con una risata, come fosse una burla del destino; e di come fosse capace di far perdere le sue tracce anche al più esperto degli sbirri.
l'autore
Oliviero Arzuffi è nato e vive in provincia di Bergamo. Ex docente di letteratura italiana, storia e pedagogia speciale, è consulente editoriale presso importanti realtà istituzionali ed editoriali. È autore di libri riguardanti tematiche sociali e storiche quali: Emarginazione A-Z, Piemme, 1991; Don Carlo Gnocchi, Dio è tutto qui, Mondadori, 2005; Poesia della vita, ed. San Paolo, Milano, 2006; Caro Papa Francesco. Lettera di un divorziato, Oltre Edizioni, 2013; Orval, Bolis Edizioni, 2017. È autore anche delle seguenti opere letterarie: Armaghèdon (trilogia drammatica) Milano, 1992; Escaton (Premio speciale della giuria allo Stresa del 1998) Ancora, Milano,1998; Aninu, Oltre Edizioni, 2012.
la copertina