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Francesco Terrone

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Francesco Terrone è un ingegnere meccanico, imprenditore, poeta e giornalista italiano. Nasce il 5 giugno 1961 a Mercato San Severino (SA) in una famiglia di umili origini: il padre, Luigi, era meccanico, mentre la madre, Flora Bergamo, era casalinga. Sin da giovane, Francesco lavora nell’azienda di famiglia, sviluppando una forte etica del lavoro e un approccio imprenditoriale che segnerà il suo futuro.

Dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria Meccanica presso l’Università Federico II di Napoli nel 1991, con una tesi sperimentale sui materiali abrasivi, avvia una brillante carriera professionale. Nel 1991 Fonda il gruppo Sidelmed S.p.A., di cui è presidente e amministratore delegato e successivamente altre aziende, che danno lavoro a numerosi collaboratori. Parallelamente, si distingue per il suo contributo nel campo della ricerca scientifica, collaborando con università e centri di ricerca.

Mentre attua la sua carriera imprenditoriale, Terrone sviluppa una profonda passione per la poesia, pubblicando numerose raccolte e ottenendo riconoscimenti in ambito letterario. È fondatore e presidente della Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra, impegnata nella promozione culturale e sociale. Oltre alla carriera tecnica e imprenditoriale, Francesco Terrone, infatti, emerge come figura di rilievo nella cultura e nella letteratura. Poeta prolifico, esplora temi di grande profondità umana e spirituale, ottenendo numerosi riconoscimenti letterari nazionali e internazionali. Le sue poesie, caratterizzate da una forte sensibilità e da un linguaggio raffinato, gli valgono numerosi premi prestigiosi come il Premio Napoli per Telethon 2019 e il Patrimonio Italiano Awards 2019, consegnato presso la Camera dei Deputati.

Terrone è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2021) e ha ricevuto onorificenze accademiche e civiche sia in Italia che all’estero. È fondatore di numerose realtà culturali e accademiche, tra cui l’Accademia Internazionale Federico II e come suddetto la Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra.

Inoltre, Terrone è membro della Pontificia Academia Mariana Internationalis (PAMI) e partecipa attivamente alla Commissione Internazionale dedicata al dialogo mariano musulmano-cristiano, evidenziando il suo impegno nel promuovere il dialogo interreligioso.

Possiamo affermare che è una figura di spicco anche nell’ambito del dialogo interreligioso, perché ha partecipato a progetti volti a promuovere la cooperazione tra culture e religioni diverse. Tra le sue opere, le poesie che celebrano l’amore, la fede e l’umanità sono considerate veri e propri inni alla vita e alla speranza.

Oggi Francesco Terrone continua a dedicarsi alla scrittura, alla cultura e all’impegno sociale, coniugando eccellenza professionale e una profonda sensibilità umana. E recentemente, il 16 dicembre 2024, in occasione del Trentennale della Fondazione della Associazione Assadakah da parte del noto giornalista internazionale Talal Khrais, nata come ponte culturale tra l’Italia e i Paesi Arabi, impegnata nella promozione del dialogo, della conoscenza reciproca e della lotta contro i pregiudizi e ufficialmente riconosciuta dal Consiglio degli Ambasciatori Arabi, rappresentante i 22 Stati della Lega Araba, nel dicembre del 1994, Francesco Terrone è stato nominato Presidente Onorario.

SOLO TRE DOMANDE

  • Mi de­scri­vo con solo tre ag­get­tivi­
    • Eclettico.
    • Spirituale.
    • Solidale.
  • Il solo even­to che mi ha cam­bia­to la vita
    • L’Amore per la Poesia.

l'intervista di Patrizia Boi

Qual è stata l’ispirazione principale che ha guidato la tua carriera poetica e letteraria?

«L’amore per la vita e per l’umanità è stato il motore della mia poesia. Ho sempre cercato di tradurre in versi le emozioni più profonde, dall’amore per la mia terra alle riflessioni sulla spiritualità e sul senso dell’esistenza. La mia ispirazione nasce dal desiderio di lasciare un segno, di creare un ponte tra i sentimenti personali e universali».

Come riesci a conciliare la tua attività imprenditoriale con quella culturale?

«La passione e la disciplina sono fondamentali. La mia formazione tecnica mi ha dato un approccio strutturato, che applico anche nella mia vita culturale. Ogni progetto, sia imprenditoriale che poetico, richiede dedizione e visione. Ho sempre considerato la cultura e l’impresa come due lati complementari della stessa medaglia: entrambi contribuiscono a creare valore per la società».

Qual è il riconoscimento letterario che ricordi con maggior orgoglio?

«Tutti i riconoscimenti che ho ricevuto hanno un valore speciale, ma il Premio Napoli per Telethon 2019 mi ha toccato particolarmente. La motivazione – che evidenziava la capacità della mia poesia di declinare l’amore in tutte le sue sfumature – rappresenta pienamente ciò che cerco di esprimere nei miei scritti».

Qual è il messaggio che vorresti trasmettere attraverso la tua poesia?

«Il messaggio principale è che l’amore e la bellezza sono le forze che muovono il mondo. Credo fermamente che, anche nei momenti di dolore e difficoltà, l’arte e la poesia possano offrire un rifugio, una guida e una speranza. Vorrei che i miei lettori trovassero nei miei versi un motivo per riflettere, ma anche per sognare e credere nella possibilità di un mondo migliore».

Quale ruolo attribuisci alla cultura nel dialogo tra popoli e religioni?

«La cultura è lo strumento più potente per abbattere barriere e costruire ponti. Ho sempre creduto che il dialogo interreligioso e interculturale sia essenziale per promuovere la pace e la comprensione reciproca. La poesia, in particolare, ha la capacità unica di parlare un linguaggio universale, che va oltre le differenze e unisce le persone attraverso le emozioni condivise».

Come hai accolto la tua recente nomina a Presidente della Associazione Assadakah?

«Sono estremamente felice sia perché conosco il valore di Talal come giornalista, come inviato di guerra, ma anche la sua abilità nel portare avanti relazioni diplomatiche con tutti i paesi del mondo arabo, sia perché ritengo che possiamo avere un ruolo di pace come associazione lavorando attraverso la cultura e di certo anche nel dialogo interreligioso che come tu sai è un argomento per me fondamentale. Alle celebrazioni del Trentennale che sono state fatte nella “Sala Stampa” della Stampa Estera a Roma nel suggestivo palazzo di via del Plebiscito, erano presenti bel 18 Ambasciate delle 22 della Lega Araba e le due Ambasciatrici S.E. Inas Makawi, capo della missione della Lega degli Stati arabi, S.E. Asmahan Abdel Hamid Touqi, Decano del Corpo diplomatico arabo e Ambasciatore dello Yemen in Italia, nonché Presidente del Consiglio degli Ambasciatori, che hanno fornito sostegno morale ad Assadakah e la promessa di una assidua collaborazione nel portare avanti il dialogo. Siamo stati onorati anche della presenza del padrone di casa, ossia il Presidente della Stampa Estera, Maarten van Aalderen, che ha aperto l’incontro elogiando la grande capacità diplomatica di Talal Khrais, il suo equilibrio anche nei momenti di maggior impegno e difficoltà, il suo talento nello stringere relazioni e averle sapute mantenere per un trentennio».

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